Volare da Cani

La mancanza di uno standard comune e responsabilità poco chiare, rendono molto complesso, e potenzialmente pericoloso, prendere l’aereo con il proprio cane.


Per viaggiare in Europa e nel mondo spesso l’opzione più conveniente, per tempistiche e comodità, è volare. Ma come dovranno comportarsi i viaggiatori che intendano prendere l’aereo con il loro animale domestico?

Come informa eDreams, noto sito aggregatore dedicato alla ricerca di voli, vi sono tre possibili sistemazioni:

  • in cabina, per gli animali di piccole dimensioni o per i cani guida
  • in stiva, quando il peso e le dimensioni sono elevati o comunque alcuni requisiti per il viaggio in cabina non sono rispettati
  • come cargo, a carico di una compagnia di spedizioni, generalmente se il peso supera quello previsto dal regolamento. Ovvero su un aereo che trasporta esclusivamente merce senza la nostra compagnia.

Se per gli animali di piccola taglia, come gatti, roditori o rettili, animali in genere con peso inferiore ai 10 kg, non risulta troppo complesso essere trasportati in cabina, gran parte dei viaggiatori canini deve essere sistemato in stiva, oppure essere catalogato come cargo.

Mancanza di uno standard comune

Ogni compagnia adotta un suo specifico regolamento per il trasporto degli animali in stiva, mantenendo però un tratto in comune: la inaccettabile classificazione del nostro cane, come “bagaglio”.
La mancanza di uno standard comune Europeo che tenga conto del benessere psico-fisico dell’animale nel suo trasporto è causa di smarrimenti dovuti al mancato tracciamento, ma anche di danni fisici, all’animale dovuti da incidenti di pressurizzazione, aereazione, e sbalzi di temperatura, per non arrivare alla morte come ancora troppe volte può capitare.
Ruoli e responsabilità del personale
Lo status di “bagaglio” assegnato all’animale implica che qualsiasi problematica debba essere gestita dal personale di terra e non dalla compagnia stessa.
La mancanza di figure di riferimento con mansioni e responsabilità ben definite, che possano rappresentare un punto di riferimento durante e dopo il volo, non fa che aumentare il senso di confusione ed incertezza di chi, per necessità o piacere, si trovi a dover prendere l’aereo con il proprio animale da compagnia.

Paola Filacchione, l’autrice dell’articolo, ha sperimentato in prima persona quanto racconta.
Durante un trasloco da Boston a Milano diversi anni fà il suo cane venne smarrito.
Ha raccontato la sua storia nel reel in evidenza sul suo profilo instagram @my.samshine.
GUARDA IL REEL!

Paola, dedica la sua vita a suoi cani, a divulgare informazioni sulla vita con loro e nello specifico è una grande appassionata e studiosa delle razze nordiche primitive, vivendo anni con un piccolo branco di cani Samoiedo.

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