“Mi piacerebbe in qualche maniera rendere omaggio agli animali che hanno segnato, la nostra storia.
In parte per dare conferma che le stelle segnano in maniera determinante il nostro cammino, ed un po’ perche’ voglio ricordare animali importanti, caduti nel dimenticatoio. Iniziamo questo mese con la pecora Dolly, perche’ povera…e’ proprio uno di quegli animali a cui dobbiamo tanto. E’ stata agli onori di cronaca per cosi’ tanto tempo e con tanta insistenza per poi essere completamente dimenticata. Spero di renderle omaggio al meglio” (Federica Farini)
Ci troviamo a Edimburgo, in Scozia, presso il Roslin Institute; corre l’anno 1996, precisamente il 5 luglio, data della clonazione artificiale del primo mammifero di razza Finn Dorset… Sì, ricordate bene, è proprio lei: la pecora Dolly! Fu il suo allevatore a volerla chiamare con questo appellativo in onore della prosperosa cantante country Dolly Parton, per il fatto che la cellula clonata era di origine mammaria. Ed ecco già che la circostanze e la specie permettono di ritrovare i simboli del segno zodiacale della pecora più famosa al mondo: il Cancro… sinonimo di latte, infanzia, legame materno. La mamma gioca un ruolo importante anche nel 1999, quando viene pubblicata sul Nature una ricerca sul sospetto di invecchiamento precoce dei cromosomi di Dolly, proprio a causa del materiale genetico prelevato alla nascita dalla madre, che aveva già sei anni al momento della clonazione, motivo per cui Dolly avrebbe potuto presentare un’età molto più avanzata rispetto agli anni calcolati dalla sua nascita. Le stelle ci raccontano come il trigono tra sole, luna (in Pesci) e Mercurio nell’elemento acqua (nel suo stesso segno, il Cancro) abbiano contribuito a donare all’immagine pubblica di Dolly successo, fama e una storia da enciclopedia. La realizzazione di questo quadrupede speciale viene oltremodo supportata dalla sua Venere e dal suo Marte nei Gemelli, i quali hanno saputo tradurre la sua unicità rendendo la pecora protagonista di rotocalchi e informazione. Edimburgo, 5 luglio 1996, nasce la prima pecora clonata: è lei, Dolly! Il suo tema natale, ovvero la posizione dei pianeti alla sua nascita, evidenzia e sottolinea lo specchio dei tempi, di cui la pecora clonata diventa simbolo: proprio dal 1996 al 2000 infatti, la storia dell’umanità vede Urano posizionarsi nell’Acquario, suo domicilio, dove il pianeta riesce a esprimersi in maniera significativa nella sua influenza massima: ecco allora che il desiderio di progresso, scoperte e tecnologia si fa imperante. I tempi sono pronti anche per la clonazione. Dolly diventa una icona, cavallo di battaglia del “nuovo”, inteso come futuro ed evoluzione scientifica nello sviluppo dell’intelligenza, dell’originalità, della ricerca. Il metodo impiegato per la ri-produzione di Dolly finisce per calare la fantascienza nella realtà, accompagnata da tutti i rischi e le promesse che il progresso medico-scientifico comporta. È già si fantastica grazie a lei di poter provare a salvare specie rare dall’estinzione e far tornare in vita animali domestici a noi cari, come cani e gatti, per non parlare delle potenzialità che nella sfera umana Dolly potrebbe portare come eco: fecondazione in vitro? Ingegneria genetica? Trapianti di cellule staminali? Le stelle applicate alla quattro zampe Dolly ce lo hanno anticipato a cavallo tra gli anni Novanta e Duemila.
Nasce il 5 luglio 1996 ed è la prima pecora clonata: il suo nome è Dolly. È evidente come le stelle di questo quadrupede passato alla storia siano eloquenti: la sua congiunzione fra Urano e Nettuno parla di incredibili balzi della tecnologia. Gli aspetti tra i pianeti lenti di Dolly, Nettuno in Capricorno – sinonimo di operazioni chirurgiche avveniristiche bizzarre – congiunto a Urano e Nettuno, stendardo del profondo desiderio di cambiamenti e rivoluzione all’avanguardia, conducono niente meno che alla manipolazione genetica ai fini del benessere dell’umanità, con tenacia per ottenere il successo sperato, senza arrendersi mai di fronte a ostacoli o imprevisti. È nel 2002, all’età di cinque anni, che Dolly sviluppa una forma potenzialmente debilitante di artrite, insolita per questa giovane età. La scienza veterinaria suppone che la causa di tale disturbo avrebbe potuto essere anche il solo farsi male di Dolly semplicemente saltando un cancello, facile per il suo incontenibile Marte nei Gemelli. Dolly viene soppressa il 14 febbraio 2003, per un’infezione polmonare, lasciandoci nel giorno di San Valentino del 2003, ancora una volta sotto il segno –sole- nell’Acquario, non tradendo il suo intento di rimanere per sempre nella storia come intramontabile simbolo di scoperta e di progresso, non solo a due ma a sei zampe.
Dal 9 aprile del 2003 (sotto il sole in Ariete) i resti impagliati di Dolly sono conservati al Royal Museum di Edimburgo, parte del National Museums di Scozia, per sempre a disposizione dell’umanità che vorrà renderle omaggio. Una vera guerriera dei tempi.