Liberate 12 Tartarughe Caretta Caretta nell’Area Protetta di Ventotene

Tartaruga Caretta Caretta

A Seguito del percorso riabilitativo del Turtle Poin, ritornano in mare 12 Tartarughe Caretta Caretta
con il Fondamentale supporto della Sezione Operativa Navale Guardia di Finanza di Gaeta e della Capitaneria di Porto

Orchidea, Loto, Teresa, Mattia, Roberto, Erica sono i nomi delle giovanissime tartarughe che ieri, mercoledì 23 giugno 2021 hanno visto il mare aperto per la seconda volta.
Esatto, si tratta di tartarughe nate l’anno scorso e giunte dalle coste laziali, tra gennaio e marzo, aTurtle Point– Centro di Cura e Riabilitazione delle Tartarughe Marine della SZN Stazione Zoologica Anton Dohrn – Istituto Nazionale di Biologia, Ecologia e Biotecnologie Marine, grazie al protocollo d’intesa con la rete regionale Tartalazio che proprio su queste coste si occupa del recupero delle tartarughe marine.

Insieme a loro, nello scenario ormai più che collaudato dell’AMP Isole di Ventotene e S. Stefano con la quale la SZN ha appena siglato un importante protocollo d’intesa – hanno ripreso il largo anche altre tartarughe;  Andrea Mezzacoda, Peppa, Tancredi, Fausta, Margherita e Cannella.
La giovanissima Cannella, nonostante abbia perso per causa umana due pinne è in grado di nuotare perfettamente ed essere totalmente autosufficiente.
Tutto ciò è stato possibili  grazie alla Capitaneria di Porto – Ufficio Locale Marittimo di Ventotene, alle unità navali del Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Civitavecchia, in forza alla Sezione Operativa Navale di Gaeta, in collaborazione con quelle della Scuola Nautica della Guardia di Finanza di Gaeta, intervenute a supporto delle operazioni di rilascio in mare.

Ancora una volta la sinergia tra le Istituzioni ha permesso di lasciare un’impronta positiva in un mare ormai sempre più ferito dall’uomo.
L’equipe del Turtle Point, infatti, rileva con sempre maggiore frequenza e crescente preoccupazione quanto siano gravi i danni subiti dalle tartarughe marine a causa delle attività umane. 
Tuttavia la buona notizia è la sempre maggiore efficienza nel soccorrere tempestivamente questi magnifici esemplari, grazie ad una rete di collaborazioni con associazioni volontaristiche ed istituzionali, ed un costante miglioramento degli approcci medico-veterinari nella diagnostica e cura delle patologie riscontrate.
In ambito clinico il personale del Turtle Point non può esimersi dal ringraziare l’insostituibile supporto ricevuto dal Dipartimento di Medicina Veterinaria dell’Università Federico II di Napoli ed in particolare del prof. Leonardo Meomartino per tutto quanto concerne la diagnostica per immagini. Mentre gli esami ematologici sempre più completi, affidabili e tempestivi sono assicurati dalla serietà e professionalità del dott. Pasquale Santoro e del personale del laboratorio Di.Lab.Vet.Service.

(le foto sono di Raffaella Bullo)

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