Avvistati nuovi esemplari di tartarughe Caretta Caretta a Ventotene

Buone nuove dal mondo marino e dei biologi marini.

Giunto al suo terzo anno, il progetto di monitoraggio delle tartarughe marine Caretta caretta nelle acque delle isole di Ventotene e S. Stefano, condotto dalla Area Marina Protetta (AMP) in collaborazione con la Stazione Zoologica Anton Dohrn – Istituto di Biologia Ecologia e Biotecnologie Marine, continua a fornire nuove ed interessanti informazioni su come questi iconici animali utilizzino l’area.

Per la prima volta, i ricercatori hanno potuto osservare un esemplare di piccola taglia, meno di un anno d’età, lasciarsi trasportare placidamente dalla corrente sul versante ovest dell’Isola di Ventotene. Si tratta con ogni probabilità di una tartaruga nata la scorsa stagione da un nido deposto nel Tirreno, il cui numero è in costante aumento, come conseguenza del riscaldamento globale.

Il buono stato generale della piccola tartaruga supporta l’ipotesi che questo settore di mare abbia ormai caratteristiche idonee per lo sviluppo dei neonati” dice la dott.ssa Sandra Hochscheid, ricercatrice della Stazione Zoologica e referente scientifico del progetto. “Questa sarebbe un’ottima notizia, se confermata, perché è un elemento essenziale per l’effettiva colonizzazione del Mediterraneo occidentale e la creazione di un’unità riproduttiva stabile” conclude la ricercatrice.

Nonostante le buone notizie circa i giovani esemplari marini che fanno preludere a unità riproduttive stabili, i ricercatori hanno dovuto constatare l’evidente ed inquietante problematica dell’inquinamento marino (costituito specialmente da rifiuti di plastica come i nocivi palloncini galleggianti), oltre che dello straziante ritrovamento di tartarughe ricoperte di catrame.

In questi giorni abbiamo completato la seconda finestra stagionale delle attività di monitoraggio 2021. Attività di ricerca che sono la conseguenza naturale del protocollo d’intesa tra l’AMP delle isole di Ventotene e Santo Stefano e la SZN di Napoli Anton Dohrn”, dice il dott. Antonio Romano, Direttore della AMP.

La collaborazione continua tra i nostri enti mira ad implementare le conoscenze su specie e habitat di rilevanza comunitaria per una corretta gestione dell’ambiente marino costiero dell’AMP ed per la sensibilizzazione del pubblico sulle principali tematiche di tutela e di valorizzazione dell’incredibile patrimonio di biodiversità delle aree protette nazionali”.

Come sempre, quindi, vogliamo ampliare la voce circa il monito urgente e necessario da compiersi da parte di ognuno di noi circa l’emergenza di operare tutti un cambio di usanze e di comportamenti che possano evitare di nuocere definitivamente l’ecosistema marino.

Noi di RadioBau ci teniamo a ribadire che un Oceano è fatto di tantissime minime gocce: minuscole, ma fondamentali per costruire l’insieme.

Un grazie sentito a Stazione Zoologica Anton Dohrn

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