IO NON POSSO ENTRARE – Una Commedia per ricordare un cane che non c’e’ piu!

Su Radio Bau c’e’  Andrea Perrozzi che ci racconta come e’ nato  IO NON POSSO ENTRARE, commedia in programma dal 27 novembre all’1 dicembre al Teatro Tirso de Molina di Roma
Una Commedia per ricordare un cane che non c’e’ piu!
“L’idea e’ nata tempo fa’ , avevo questo cane, che ora non c’e’ piu, che si era infortunato cadendo dal balcone, lo portavo in giro in braccio ed entrando in una tabaccheria ho notato il famoso cartello IO NON POSSO ENTRARE. Chiaramente sono entrando pensando che il mio cane era molto piu’ pulito di altre persone presenti nell’esercizio in quel momento… Tornato a casa ho continuato a pensare al cartello, prima ho scritto una canzone ed ora un pezzo Teatrale! Ringrazio tantissimo Enrico Brignano per aver sposato l’idea, la coautrice Manuela D’Angelo e ci tengo a sottolineare la regia di Paola Tiziana Cruciani che per noi del cast e’ davvero un grandissimo onore”

L’intervista su Radio Bau! (Davide Cavalieri)

La Storia
In un canile come tanti, in una città come tante, vivono tre cani come ce ne sono pochi al mondo. Non sono le loro storie ad essere singolari, ma il fatto che, per la prima volta, le raccontino agli uomini proprio loro, i protagonisti. E che aggiungano alle proprie vicende anche delle considerazioni sulla vita, sulla società, sulle ipocrisie degli uomini che si sentono esseri tanto superiori agli animali ma che, a ben vedere, proprio perfetti non sono.
Che l’umanità faccia acqua da tutte le parti è la convinzione di Randagio, un cane che non ha nome perché non è mai stato di nessuno: appartiene solo a se stesso e tiene tantissimo alla propria libertà. Per questo, mal tollera Artù, l’altro cane ospite/prigioniero del canile, che di fiducia negli uomini ne ha fin troppa perché è sempre vissuto in mezzo a loro, ne ha acquisito espressioni ed educazione, più avvezzo all’amicizia umana che a quella canina.

Infine, il trio si completa con Lollo, un beagle un po’ schizzato che, sotto la superficie di divertente follia, porta con sé il ricordo terribile del laboratorio per esperimenti sugli animali in cui ha trascorso tutta la vita.
Quando questi tre personaggi così diversi si confrontano, in agguato ci sono risate da una parte e riflessioni un po’ amare dall’altra. Sembrerebbe non esserci un terreno comune di dialogo tra queste tre esistenze, eppure qualcosa c’è: tutti desiderano uscire dalla gabbia. Dopo una vita trascorsa fuori dai negozi, dai bar, dai ristoranti che espongono tutti il cartello “io non posso entrare”, il paradosso per queste tre creature è che stavolta non possano uscire.
Eppure, ognuno ha il proprio sogno: Artù vorrebbe tornare dalla propria famiglia d’adozione, che però lo ha abbandonato; Randagio vorrebbe riconquistare la facoltà di gironzolare a suo piacimento per le strade della città, vivendo di espedienti e di avventure; Lollo vorrebbe uscire, a qualunque patto, pur di vivere la vita “da cane” che in laboratorio gli è stata negata.
Tra tentativi di fuga, riflessioni, fallimenti e, soprattutto, moltissime risate, si pennella un mondo canino sui generis, dipendente da quello degli uomini, ma che si rivela infinitamente più umano. Perché i cani sono animali, sì. Ma mica bestie!

Radio Bau Consiglia

In Vacanza con Radio Bau e Sinaviga.it

La Collaborazione con SINAVIGA.IT nasce per progettare le proprie vacanze con il cane grazie ai nostri consigli.