Cane adolescente? Ecco tutto quello che serve sapere!

Non tutti lo sanno, ma così come per gli umani, anche per i cani
l’adolescenza è un passaggio delicato che può comportare vari disagi.
Ecco come riconoscerla e i consigli per supportare il cane-teenager.


Si parla sempre molto di come accogliere un cucciolo in casa e di come aiutarlo
ad ambientarsi nei suoi primi mesi di vita, sottovalutando quello che accade dopo: l’adolescenza.
Un periodo denso di trasformazioni fisiche e psicologiche che, come per gli umani, anche per i cani rappresenta un momento cruciale della crescita.
In questa fase, il teenager a quattro zampe potrebbe manifestare instabilità comportamentali che, se
ignorate, potrebbero trasformarsi in problemi nei rapporti con i suoi simili e con la famiglia umana.
Ecco allora quello che serve sapere e un breve vademecum per affrontarla al meglio.
“L’adolescenza è un periodo molto intenso, i cui subbugli riguardano la sfera emozionale, cognitiva
ed ormonale della crescita, anche se in fasi diverse”
spiega Sabrina Giussani, medico veterinario
esperto in comportamento e Past President di S.I.S.C.A. (Società Italiana Scienze del
Comportamento Animale).
“All’inizio si parla di pubertà, determinata da un picco ormonale che
nelle femmine si manifesta con il calore, mentre nei maschi con una particolare ricettività al calore
delle femmine”.
Poi, arriva la maturazione sociale, che interessa soprattutto l’esperienza emozionale
e cognitiva e che, se ben gestita, definisce la capacità del cane di affrontare nel modo giusto non
solo la quotidianità, ma anche le situazioni eccezionali come viaggi o traslochi, grazie al bagaglio di
competenze acquisite.


A che età inizia l’adolescenza nel cane e quanto dura?
Come per l’uomo, anche per i cani l’adolescenza non arriva in un momento preciso. A seconda
dell’individuo, il momento dello sviluppo può iniziare in anticipo o in ritardo rispetto alla media. Un
parametro affidabile per prevederne l’inizio è la taglia: un chihuahua ha tempi di crescita più
brevi – ad esempio – rispetto ad un alano, e potrebbe entrare nella fase adolescenziale già al quinto
mese di vita, mentre un alano potrebbe impiegarci fino un anno. Anche la durata varia molto in
base alla taglia: per i cani piccoli si parla di qualche mese, mentre per i più grandi possono volerci
anche due anni e mezzo.
Come si manifesta?
Non tutti i cani vivono l’adolescenza con la stessa intensità ma, generalmente, in questo periodo gli
amici a quattro zampe si dimostrano recalcitranti nei confronti degli stimoli che vengono loro
proposti, ad esempio opponendosi alle indicazioni fornite dalla famiglia umana o rifiutandosi
di proseguire la passeggiata in una certa direzione. “È l’età del confronto, del mettere alla prova,
del rompere gli schemi per esplorare i propri limiti. Spesso, in questa fase le difficoltà che credevamo
superate nei primi mesi riemergono in modo esplosivo”
chiarisce la dott.ssa Giussani. “È durante la
pubertà e la maturazione sociale che si testa il grado di capacità di gestire le emozioni maturato durante la fase di socializzazione dei primi mesi. In questo senso, durante l’adolescenza tutti i nodi
vengono al pettine”.

Se il cane ha sviluppato difficoltà emozionali nei primi mesi di vita, durante l’adolescenza queste
potrebbero acutizzarsi. Ad esempio, se un cucciolo ha ricevuto scarse cure materne da parte della
madre biologica e ha sviluppato col tempo un sentimento di paura e agitazione nei confronti di
chi non conosce, è probabile che durante l’adolescenza arrivi ad abbaiare alle persone che
incontra per la prima volta. Oppure, che approcci gli altri cani (di solito, almeno all’inizio, con i cani
di taglia più piccola) con inaspettata irruenza ed impulsività.
I consigli per aiutare il cane-teenager


Per superare al meglio questa fase e vivere felici insieme, sono 4 i passaggi da tenere presente:

  1. TI TENGO D’OCCHIO. È fondamentale prestare attenzione a tutte le fasi della crescita del
    proprio cane, e non solo ai primi mesi di socializzazione del cucciolo, in modo da individuare
    comportamenti atipici e improvvise manifestazioni di stress. Se poi si dovessero
    ignorare i sintomi adolescenziali del cane, il rischio immediato sarebbe di perdere
    velocemente tutti i progressi raggiunti.
  2. NO ALLA FORZA. Comunicare correttamente con un cane che vuole fare di testa sua può
    essere molto stressante, ma non dovrebbe mai essere usata la forza per trasmettergli le
    nostre intenzioni. Obbligare il cane con la forza, ad esempio prendendolo in braccio o
    tirandolo con il guinzaglio, non farebbe che rinforzare in lui l’idea che sia questo il sistema
    comunicativo giusto da utilizzare, e lo replicherebbe con il suo referente umano in altre
    situazioni.
  3. L’ARTE DEL COMPROMESSO. Per lo stesso motivo, anche sgridare il cane servirebbe
    a poco. Piuttosto, è consigliabile cercare un compromesso: Fido non ne vuole sapere di
    girare a sinistra? Anziché obbligarlo, è utile assecondarlo per qualche metro nella direzione
    da lui scelta, per poi tornare indietro e voltare a sinistra.
  4. W I FEROMONI. In un contesto come questo i feromoni possono essere un valido alleato,
    in quanto aiutano gli amici a quattro zampe a bilanciare lo stato emozionale alterato dai
    subbugli adolescenziali. I feromoni, in particolare i “feromoni appaganti materni”, sono un
    messaggio chimico olfattivo che trasmettono calma e serenità nel cane. È importante
    utilizzare i prodotti a base di feromoni in via preventiva, per evitare che le conseguenze
    dell’adolescenza subentrino bruscamente nella relazione con la famiglia umana di Fido,
    instaurando un rapporto conflittuale di lungo termine.

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