Anteprima Cinema: Gli Spiriti dell’Isola (The Banshees of Inisherin)

Un film molto particolare che si finisce per apprezzare man mano che la storia prende vita.
Con gli animali osservatori attivi nei confronti dei personaggi e degli eventi.
Diretto da Martin McDonagh Famoso in Italia per In Bruges – La coscienza dell’assassino del 2008 dove c’erano come protagonisti gli stessi attori e per Tre manifesti a Ebbing, Missouri che collezionò svariati Oscar nel 2017.

Un poetico messaggio su ciò che lasciamo ai posteri di noi, sia che sia arte o ricordi dai familiari e amici. In italia arriverà solo a febbraio 2023, ma ha già collezionato 8 nominations ai Golden Globes che fanno da anticamera agli Oscars. E’ stato inoltre in competizione all’ultima Mostra di Venezia dove ha vinto il premio per il miglior attore (Colin Farrell) e miglior sceneggiatura (Martin McDonagh).

La storia si svolge in un’immaginaria isola irlandese chiamata Inisherin (che significa l’isola dell’Irlanda) . Siamo nei primi anni 20 dopo la Guerra civile irlandese. E’ importante il periodo storico perchè la Guerra civile del 1923 fu un conflitto che seguiva la Guerra Irlandese per l’Indipendenza che fece diventare l’Irlanda un Paese libero. Completamente indipendente dal Regno Unito pur restando all’interno della Gran Bretagna.

Ora in conseguenza a questi episodi il personaggio di Colm Doherty (Brendan Gleeson) , violinista e compositore autodidatta decide che data la sua eta’ avanzata e il suo desiderio di lasciare un brano di musica composta da lui ai posteri non deve più perdere inutile tempo con chi non gli da stimoli creative o non ha nulla di artistico da offrirgli. E’ il caso di Padraic (Colin Farrell) suo amico per una vita che pur di indole buona e gentile rappresenta un ostacolo alla sua arte. Padraic non la prende affatto bene, ancorato alla sua esistenza di soppravvivenza e di discussioni al pub che essendo l’unico luogo di ricreazione non puo’ impedire di incrociarsi ai due amici.

Colm ha un bellissimo cane Morse, un Border Collie, che ha una grande intelligenza e tiene d’occhio il suo padrone di continuo cercando di impedirgli di fare sciocchezze. Dalla sua parte Patraic ha Jenny una beliissima asina che viene trattata ed agisce proprio come un animale domestico.
Quando Colm ne ha abbastanza dei ripetuti tentativi di Patraic di ristabilire l’amicizia, Colm lo minaccia che si taglierà un dito ogni volta che gli rivolgerà la parola. E arriva davvero a farlo con il conseguente tentative del cane Morse di nascondergli le cesoie. Jenny invece ha un destino segnato dal fato crudele di quelle dita abbandonate sul selciato.

Ma non dico altro, il film e’ da vedere come una metafora di cio’ che lasciamo ai posteri e di cosa sia piu’ importante, essere benvoluti dai comuni mortali e amici e parenti o essere ricordato da una moltitudine di sconosciuti che ricordano per secoli la tua arte.

C’e’ anche un cavallo che osserva il suo padrone Padrai e anche una mucca e tutti sono osservatori passive di questa folle diatriba d’amicizia.
La sorella di Patraic d’altronde e’ desiderata da un giovane con problemi di sintassi e molto timido. Tutti gli attori dei personaggi menzionati hanno una nomination per I Golden Globes.

E non dobbiamo mai dimenticare che gli animali ci osservano sempre sia per il nostro comportamento che per la nostra stessa esistenza. Ci giudicano e ci possono anche consigliare

(Tiziano Sossi)

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