Vladimir Luxuria accanto agli Animalisti Italiani per difendere il diritto alla vita dei macachi

I parametri di stabulazione previsti dalla legge per i cosiddetti “animali da laboratorio”, sono insufficienti e incompatibili con la parola benessere.
Per i 6 macachi vittime dell’esperimento invasivo al cervello condotto dalle Università di Parma e Torino, noto come Progetto Light-Up, la parola benessere è qualcosa di non contemplato e di assolutamente virtuale.
Infatti, nei report della suddetta équipe di ricerca si riportano notizie estremamente generiche che non forniscono alcun elemento sulla reale condizione psico-fisica degli animali.
Il loro benessere non è garantito solo dalla disponibilità di cibo, acqua e una gabbia che risponde ai parametri minimi, ma dipende dalla possibilità di espletare i comportamenti previsti dalle loro necessità etologiche. Animalisti Italiani non si fermerà in questa battaglia di civiltà e di difesa del diritto alla vita di tutti, soprattutto dei più deboli.
Anche Vladimir Luxuria, si è schierata al fianco dei macachi.
La nota attivista ed ex politica italiana che da sempre si batte contro ogni forma di sopruso e di discriminazione non è nuova a battaglie come questa: ci ha sostenuto recentemente partecipando in prima persona alla manifestazione contro la riapertura del Bioparco di Roma, è stata testimonial della nostra campagna contro l’uso delle pellicce, mostrando di essere sempre dalla parte degli animali e contro ogni forma di sfruttamento.
Nel video, Vladimir si mostra senza trucco nella sua vera essenza, mentre con gli occhi bendati da una fascia nera richiama la cecità della scienza, ma anche il prossimo accecamento dei macachi; espone il suo punto di vista sulla vivisezione al fine di scuotere le coscienze collettive. “Le scimmie sono i nostri antenati. Noi proveniamo dalle scimmie, ma in molti casi non si tratta di un’evoluzione, piuttosto di un’involuzione. Basta guardare le immagini di questi 6 macachi bellissimi, sofferenti, chiusi nelle gabbie, ai quali viene fatto un trattamento che è una tortura: elettrodi conficcati nel cranio per renderli ciechi.
Esperimenti che non portano a nulla, ma solo una vendetta della natura come ci ha insegnato la pandemia”, afferma nel video-appello Luxuria, ricordando il legame tra pandemie e sfruttamento animale. Quale il ruolo delle responsabilità individuali, degli interessi delle lobbies farmaceutiche e della leadership politica in questo scenario?
Ognuno di noi è chiamato a porsi delle domande e non può restare indifferente. Cittadini, politici, ricercatori, animalisti, hanno il dovere civile e morale di tutelare la vita di ogni essere vivente, a prescindere dalla sua specie di appartenenza.

Malgrado la sentenza del 28 gennaio scorso, emessa dal Consiglio di Stato, secondo cui si può riprendere la sperimentazione sui macachi, l’Associazione Nazionale Animalisti Italiani, attraverso i suoi legali, ha scritto una diffida al Ministero per invitare a controllare e verificare l’operato dei ricercatori e adirà le autorità competenti al fine di accertare le responsabilità di chi sta commettendo gravi maltrattamenti nei confronti dei macachi, con riserva di costituirsi parte civile

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