Storia di un Piccione e della Famiglia che gli ha salvato la vita!

Il signor Fava e Filippa

Il signor Fava e Filippa

Conoscete tutti il detto: “prendere due piccioni con una fava”, ma anche se il piccione è uno solo, il detto può diventare realtà quando la fava esiste davvero ed è una famiglia che ha salvato, accolto ed accudito un piccolo piccione caduto dal nido.
Verso la fine dell’estate 2007 la famiglia Fava sente un rumore provenire dalla grondaia del cortile e trova un piccolo volatile, tutto arrufato e mezzo spelacchiato. Probabilmente, a causa della pioggia, il cucciolo era scivolato fuori dal suo nido.
Non capendo il sesso, la famiglia Fava decide di chiamarlo Filippo e di tenerlo con sé.
Grazie alla calma, pazienza e cura di ogni familiare, il piccione impara a mangiare e bere da solo, a volare, a conoscere la natura e i suoi simili; ma ancora oggi, a distanza di anni, il volatile non si allontana mai troppo dalla famiglia Fava e cerca di vivere come gli umani che l’hanno salvato.
Un vero e proprio imprinting filiale, venuto ad attuarsi proprio dal momento del ritrovamento del volatile.
Alice, la figlia del signor Fava, mi racconta commossa diversi episodi del percorso di crescita del suo piccione.
Ad esempio, ricorda il giorno in cui Filippo è balzato sulla sua schiena e lei si è commossa proprio come farebbe un genitore davanti al figlio che impara a fare il primo passo. Oppure quando un bel giorno il piccione fa trovare un uovo nella stanza del garage della famiglia Fava dove tutt’oggi si rifugia e così la famiglia scopre che Filippo in realtà è una femmina ed è sempre stata Filippa.
filOggi, dopo 8 anni d’amicizia, Filippa è diventata un bellissimo piccione che ama fare il bagno nei sottovasi delle piante, prendere il sole in giardino, girare sulla terra per cercare semini. Filippa ha ancora un po’ timore dei propri simili intraspecifici, ma col tempo ha imparato anche a mangiare la propria razione di cibo senza farsela rubare. Al crepuscolo torna sempre nel garage dove riposa e la famiglia Fava si tiene pronta ad accoglierla, per poi liberala nuovamente la mattina seguente.
Filippa ha sviluppato un grande potere di interazione, risponde se richiamata dagli esseri umani, sa riconoscere in lontananza la famiglia e vola incontro soprattutto al signor Fava, col quale attiva una sorta di tecnica di corteggiamento danzando ed accovacciandosi davanti a lui.
Sa distinguere il rumore della macchina del signor Fava da quelle degli estranei, sa relazionarsi all’essere umano proprio come farebbe un cane o un gatto.
Ho chiesto ad Alice di filmare Filippa in vari momenti della giornata con lei e suo padre e di creare un video di presentazione da mostrare ai bambini della scuola. E’ importante far capire come la relazione uomo-animale può instaurarsi anche con un piccione e non solo con un cane o gatto, come spesso la gente è solita pensare. Il piccione non è un animale di cui bisogna aver paura o stargli lontano, perché qualche adulto ti dice che “porta malattie”.
Il piccione è, invece, un volatile che va conosciuto e rispettato, così come tutti gli altri esseri viventi.
Gli animali possono stupirci e donare molto amore, molto di più di quello che pensiamo.
Un piccione è un animale molto intelligente capace di riconoscenza e d’amore, alla pari di altri animali che amiamo e rispettiamo.
(Elena Sposito)

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