Le navi in Antartico devono ancora attraccare, e mentre si conclude il Cites, i Volontari di Sea Shepherd Conservation Society, sono già all’opera, per una nuova operazione… dall’altra parte del globo, presso la diga di Bonneville (Oregon) e i siti trappola di Astoria.
L’Operazione denominata Dam Guardian (i guardiani della diga) è mirata alla salvaguardia delle otarie della California lungo il fiume Columbia, attraverso gli stati di Washington e dell’Oregon.
Le autorità locali hanno permesso l’abbattimento di circa 500 esemplari di otarie nell’arco di quattro anni, colpevoli, secondo loro, della diminuzione della presenza dei salmoni lungo il fiume, contribuendo addirittura al pericolo di estinzione.
Sea Shepherd Conservation Society, interviene per il secondo anno, con operazioni di monitoraggio e informazione, per sensibilizzare su quanto avviene.
Dati ufficiali evidenziano, infatti, un’anomalia alla base di questa decisione, il salmone mangiato dalle otarie varia dall’1 al 4%, mentre i salmoni uccisi dall’uomo è del 17% e altrettanti ne uccidono le pale della Diga…
E’ evidente che ancora una volta gli interessi economici “offuscano” le decisioni di certi burocrati. Ma visto che intervenire era doveroso, i burocrati hanno deciso farlo nei confronti di chi non si può difendere, chi non ha soldi per gli avvocati, chi non ha diritto di voto. Oltretutto in veste di animalisti…che proteggevano una razza in via di estinzione.
Le autorità hanno deciso che cinque salmoni, sono il numero limite che un’otaria può mangiare durante la stagione, Per poterle monitorare in questo senso le otarie vengono catturate e marchiate a fuoco, tra atroci sofferenze, raggiunto il numero limite l’otaria viene inserita in una lista che ne permette l’abbattimento da parte dei ranger.
Le otarie che vivono lungo il fiume Columbia, hanno a suo tempo combattuto con i loro simili per accaparrarsi questo luogo, ma se dovessero indebolirsi numericamente, altre otarie ne prenderebbero il posto insediandosi in quel luogo, quindi la mattanza non avrebbe mai fine.
Questa è l’operazione più controversa sostenuta da Sscs; molti animalisti hanno infatti trovato da ridire sulla presa di posizione a favore delle otarie e contro una specie in via di estinzione.
Su questo Sscs ci tiene a fare chiarezza. Sscs è un’organizzazione a protezione degli ecosistemi oceanici e pertanto la sua primaria e totale attenzione è rivolta alle specie marine, in questo caso le otarie. Sscs ha molto a cuore la situazione dei salmoni, ma ritiene, e i numeri le danno ragione, che le torture e le uccisioni delle otarie non sono la via giusta per tutelare i salmoni, altri interventi avrebbero molto più senso, come le attività di pesca sportiva lungo il fiume, giusto ad esempio, oppure effettuare interventi sulla diga, o in materia di inquinamento ambientale, insomma le strade da intraprendere per salvaguardare i salmoni possono essere varie e tutte di sicuro molto più efficaci che non le torture e le uccisioni nei confronti di una specie, che ha la sola colpa di cercare nutrimento.
L’argomento secondo cui il salmone sarebbe in pericolo è contraddetto dal fatto che gli esseri umani sono autorizzati a pescarlo per loro stessi.
Sulla base dell’Endangered Species Act (Atto per le Specie a in via d’Estinzione) sarebbe vietato pescarlo se fosse stato inserito come specie in via di estinzione.
L’operazione che conta già una trentina di volontari terminerà il 31 maggio, l’anno scorso durante il periodo di presenza dei volontari, un numero limitatissimo di otarie è stato ucciso, la speranza di quest’anno è di abbassare ulteriormente questo numero. Come spesso accade ai volontari di Sscs, il clima non è dei più amichevoli, ma come sempre accade, non sarà questo ad impedirci di portare a termine in nostro compito.
prossimi appuntamenti con SSCS;
Sabato 13/4 alla Velalonga 2013, via Molosiglio, NAPOLI inizio ore 9,00
Venerdi 19/4 S. Martino in Rio inizio ore 20,00
Sabato 20/4 Castenedolo (BS) inizio ore 21,00