Oggi ci facciamo condurre per mano di Silvia Lazzaroni, nell’avventuroso viaggio sulle Isole Eolie, l’arcipelago è una destinazione turistica fra le piu’ rinnomate del Mar Tirreno, pensate che nel 2000 le Isole Eolie sono state insignite del titolo di Patrimonio dell’Umanità da parte dell’UNESCO, come riserva della biosfera nonché come patrimonio culturale. Ma come se la passano invece cani e gatti randagi su queste isole? “Quando diversi anni fa’ siamo arrivate io e mia sorella, due milanesi pazze idealiste” inizia a raccontare come il prologo di un lungo libro Silvia Lazzaroni- “Cani e gatti, randagi ed anche di proprieta’ era trattati ne’ ne male… diciamo che esistevano. Non era necessario dare loro cibo, non era necessario dare loro assistenza medica, per cui noi con la nostra banda di gatti e cani coccolati accuditi agli occhi di chi viveva li da’ tempo sembravamo davvero delle pazze”
Poi cosa e’ successo? “la cagnolina del nostro vicino di casa ha avuto un brutto aborto spontaneo per strada, l’abbiamo aiutata a non perdere la vita, a recuperare l’uso degli arti tramite fisioterapia in acqua e… di colpo si e’ aperta la comunicazione fra noi e gli altri” E cosi’ nasce l’Associazione Eolo a 4 Zampe che si occupa degli animali di queste arcipelago, che sono tantissimi, ed hanno una gestione diversa dai nostri migliori amici di casa.
Raccontata cosi’ sembra una favola a lieto fine, ma pensate se Silvia avesse mollato il colpo non sarebbe cambiato nulla, gia’ perche’ questo e’ solo l’inizio di questa bellissima storia!!! Secondo una legge del 2008, la regione Sicilia non approva la creazione e gestione di Canili e Rifugi come meglio vogliamo chiamarli.
“Come associazione animalista siamo autorizzati a prelevarli dalla strada, curarli, microchippartli, sterilizzarli ed una volta in salute vanno ricollocati laddove li abbiamo presi. Questo non ci impedisce di fare dei controlli di routine ed intervenire ogni volta se ne presenti l’utilita’”
Quindi animali felici?? “Felici, si! E con una gestione tutta loro, fuori dagli schemi…Si scavano delle tane nella terra, fanno cuniculi per figliare nascosti dai pericoli. Alla prima grande sterilizzazione con l’aiuto dell’ENPA pensavamo che ci fossero circa 1500 gatti, solo qualche mese dopo abbiamo dovuto rifare i calcoli e siamo arrivati a circa 3000 felini” Silvia Lazzaroni ci bacia e scappa nel freddo. Sorridente felice, di portare avanti un progetto cosi’ diverso da tutti quelli che ho sentito, ma cosi’ importante. Perche’ il fine e’ lo stesso, dare piu’ qualita’ di vita agli animali di queste isole, perche’ un gatto che prende il sole possa essere un cittadino Siciliano con diritti!!! (Davide Cavalieri)