Siamo a Palazzo Sormani a Milano per una lunga giornata documentativa di confronti per il centenario della nascita di Hans Ruesch, uno dei maestri antivivisezionisti piu importanti in questa storia contro il potere farmaceutico. Noi di Radiobau, siamo stati in sala solo un paio di ore, ed e’ un piacere ed un dovere farVi una piccola nota di quanto e’ successo, unito alle impressioni.
Prende la parola Fabrizia Pratesi di Equivita, racconta come conobbe Ruesch, del suo impegno contro la vivisezione tanto concreto da trascurare la famiglia dice…Poi alza gli occhi ed e’ felice di vedere in sala il figlio, di buon auspicio come dire che la tradizione continua!
Dopo avere illustrato il progetto STOP VIVISECTION, che richiede la raccolta di un milione di firme per far rivedere l’orrenda normativa europea sulla vivisezione passa la parola a Bruno Fedi.
Ah se avessi conosciuto Fedi, anni fa’mi sarei sentito motivato un milione di volte di piu’ ogni giorno, ogni volta uscendo per una manifestazione, per un corteo, per un servizio.
Quando alza lo sguardo ed inveisce contro il sistema, che nasconde con fare silente ogni informazione vera contro la vivisezione….il sistema… riscalda l’animo di ogni persona seduta poi guarda l’aula e fare da uomo di scienza riprende solerte “continuero’ a parlare a 40 persone alla volta, certo alla mia eta’, non mi resta molto da vivere, ma grazie ad internet adesso posso sperare che le informazioni si allaccino”
Arriva la volta di Candida Nastrucci che dopo avere studiato all’estero una volta rientrata in Italia, si e’ ritrovata catapultata nel ’68.
Legge i fondamenti su cui si basa la vivisezione, scritti da Ruesch nel 76/77, oggi nel 2013 siamo ancora allo stesso punto.
Certo, ha ragione Fedi, finche’ ad una giornata come questa ci sono poche persone in sala, a sentire grandi persone come ogni persona coinvolta contro la vivisezione…e guarda caso, mancano i famosi grandi giornalisti delle grandi reti televisive…la lotta sara’ dura e lunga!!!
OPS Ma non eravamo tutti figli dello stesso dio, tutti uguali, sotto un unico grande cielo??
Ah ma che strano!!! (Davide Cavalieri)