Ciao Cri, aspettiamo un tuo messaggio

Ieri per un attimo si è fermato tutto quando Federica Farini, la nostra astrologa, mi ha chiamato dalla clinica San Siro per dirmi che d’improvviso Cri, la sua micia , era vittima di un embolo che l’aveva paralizzata alle zampe posteriori e che la patologia non si sarebbe fermata “Davide soffre…” mi dice singhiozzando, poi parliamo un attimo di valutare bene ogni mossa, ma entrambi sappiamo come finirà questa giornata.
Poi “Ora è il mio Angelo” un whatsApp breve conciso, ancora lacrime, dolore, impotenza, che si tramuta in un ricordo caldo d’amore felino.
Vi lascio con le parole che Federica ha dedicato a Cri. (Davide Cavalieri)

 

Oggi ho ricordato la frase di J-Ax, nel commovente addio al suo gatto Little: ma come fanno a dire “è solo un gatto?”.
Nella vita a volte si tratta proprio solo di colpi di fortuna: quella di venire scelti da esseri capaci di amore incondizionato, un pass per il paradiso.

Ricordo ancora quando sei arrivata a casa dal gattile, era Santa Lucia del 2014: la micia Cri (per me eri gatto Silvestro) non aveva ricevuto ancora richieste di adozione, quale migliore incursione dalle zie di Mondo Gatto per portarti a casa in un giorno così speciale?  Gli ospiti sfilavano davanti ai tuoi occhi e tu pacifica, sorniona e docile, tanto che anche le volontarie erano stupite ma felici nel vederti così calma ed equilibrata nonostante il trasloco che avevi appena subito, post alluvione del Parco Canile-Gattile di Milano.  E da lì ho subito pensato “Gatta Cri: segni particolari: micia con super-poteri!”.
In effetti non mi sbagliavo, dopo solo trenta minuti di perlustrazione casa, eri già accucciata alle mie spalle, dietro la scrivania dove ero seduta, accoccolata sul divano e sopra al tappetino di fortuna che ti avevo preparato (prima ancora di comprare la tua amata cuccia): avevi deciso che quella era casa tua, come se fosse stato il tuo posto da sempre.

E se con il veterinario stabilire il periodo esatto della tua nascita non era possibile, a parte l’anno e il range dei mesi, ricordo ancora che io non ho avuto alcun dubbio: Cri è una gatta nata sotto il segno zodiacale del Toro!
Ti ho inconfutabilmente trovata fin da subito conforme all’energia gioviale e genuina del tuo segno, amante della casa, del cibo senza troppe snobberie, estroversa e socievole (ma posata), curiosa (ma sempre tranquilla), una micia buonissima, che tuttavia sapeva sempre il fatto suo: a volte sembravi proprio dire con gli occhi “non sono mica stupida, ho capito!”(ma quanto mi parli, mamma?).

Sei stata tu a farmi capire che un gatto a volte può avere comportamenti ed esigenze di un cane, perchè gli animali espressivi come te non hanno bisogno della parola, sanno comunicare con il linguaggio del cuore, a volte basta solo ascoltare le loro richieste: eh sì, tu miagolavi per chiedere di essere portata in giardino e facevi le fusa quando ti mettevo il guinzaglietto (ma non scappavi mai, nemmeno senza!).
I condomini uscivano per portare fuori il cane ed io uscivo per portare fuori il gatto (come ci dicevano sempre divertiti, ricordi, quando ci incontravano nell’aiuola del giardino?).
Eri così educata che alla fine portavi tu in giro noi, i membri della famiglia umana, i tuoi cat-sitter!  Chi esce oggi per portare fuori “la Tata”?

Spesso ho pensato che in un’altra vita fossi stata una parrucchiera: ogni volta che mi ritoccavo il colore dei capelli in bagno, con la carta stagnola in testa, tu sostavi seduta con aria attenta ed esaminatrice. Lo so, a volte faccio pasticci! E so anche che da dove sei ora stai vedendo lo zio Davide (Cavalieri, ndr) rabbrividire mentre legge, lui che inorridisce sempre quando sa che mi ritocco la ricrescita delle meches.
Ti piaceva perfino guardare i programmi tv più trash, attenta e seduta sul divano come un’anziana signora: d’altronde chi ha avuto un salone da parrucchiera come te, di certo ama il gossip J.

Abbiamo litigato, quando mi hanno investita in motorino e sono stata in ospedale senza poterti avvertire che sarei tornata presto e saremmo state assieme come prima: quando mi hai rivista hai messo il broncio per un bel po’, poi ti ho raccontato cosa mi era successo e siamo tornate amiche come prima. Non sei mai stata rancorosa, nemmeno dopo i vaccini e le visite dal veterinario.

Sei sempre stata lenta, eppure oggi sei peggiorata veloce come un fulmine: giusto il tempo di non vederti più stare male, me lo hai detto con i tuoi occhi tondi e profondi, come quelli di un gufo (i tuoi occhi grandi ed espressivi): non mi avresti abbandonata, ma solo accompagnata sotto mentite spoglie (in fondo tu sei sempre stata un po’ magica, mi piace pensarti sempre in missione speciale, come ti chiamavo spesso, la spia russa di nome Tatoska).

Ti ho parlato fino alla fine, perché tu sei un gatto che ha sempre capito ogni cosa (ti ricordi quella volta, mentre dormivi, ti ho detto che ti avrei aspettato all’ingresso di casa per uscire, ma senza sventolarti il guinzaglio davanti – volevo capire fino a che punto eri intelligente – e tu sei arrivata zampettando per uscire, ed io, come inebetita, ti ho abbracciata e strapazzata dalla felicità?).

Oggi mi sento così impotente e sfortunata ad averti perso, ma in realtà mi rendo conto di quanto sia stata fortunata ad averti accanto in questa vita.

Grazie per il tempo in cui siamo state insieme. Grazie per essermi stata a fianco in questi anni a tratti turbolenti, difficili, intensi, ma anche gioiosi a sorpresa (come per esempio quando sei arrivata tu).
Grazie per la tua compagnia delicata. Grazie per avermi insegnato l’amore senza regole né pregiudizi, la bellezza delle semplicità e delle piccole cose, il potere terapeutico delle fusa, con te seduta addosso, l’allegria dei baci a raffica sulla fronte e sul muso.
Grazie per la tua simpatia, con i tuoi baffi da “pantegana” e la tua coda chilometrica.
Grazie per le fotografie insieme: mi daranno forza, sorrisi e raggi di sole durante il mio viaggio chiamato vita, soprattutto nei momenti difficili, che sconfiggerò grazie al tuo ricordo radioso.

Attendo qualche tuo miracolo, dal cielo in giù, in attesa di rivederti: spesso mi hai sorpreso con i tuoi imprevedibili superpoteri, che hanno medicato il mio cuore. Nel frattempo cercherò di mantenere la promessa che ti ho fatto: non smettere mai di usare l’astrologia per essere al fianco di esseri unici come te ed impegnarmi per aiutare e salvare altri animali, esseri straordinari come tu sei stata per me e per tutta la nostra famiglia.

Ciao Tata Cri. Sei sempre con noi. Ti amiamo un sacco.

La tua Tata, per sempre,

Federica

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