L’Unesco boccia la salvaguardia della Corrida

LAV: QUESTA ESTATE AVEVAMO DIFFUSO UN’INVESTIGAZIONE ESCLUSIVA SULLA CRUDELTÀ DELLA CORRIDA E SUI FONDI PUBBLICI UE AL SETTORE. POSITIVI SPIRAGLI DALLA SCENA INTERNAZIONALE, VERSO IL DEFINITIVO SUPERAMENTO DI UNA PRATICA CRUDELE E ANACRONISTICA.

#NONCOMEPRIMA 

Anche grazie al lavoro congiunto di oltre 985 associazioni e organizzazioni internazionali, che hanno sostenuto un appello comune, l’UNESCO – Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura –ha ritenuto di non avviare le procedure per sottoporre, all’attenzione del proprio Comitato Intergovernativo, la richiesta dell’Associazione internazionale per la Corrida (International Bullfighting Association), per la salvaguardia della tauromachia da parte dell’UNESCO. Ciò anche alla luce del fatto che lo stesso Governo spagnolo si è in ultima istanza rifiutato di sostenere la tale candidatura.

Lo annuncia in Italia la LAV, che si congratula con le organizzazioni coinvolte nell’iniziativa internazionale contro la Corrida nell’UNESCO.

“Accogliamo con grande soddisfazione questa notizia, segno di una spiccata sensibilità della comunità internazionale per i diritti degli animali, il riconoscimento di un’evidenza che sosteniamo da sempre, ovvero che la Corrida non possa essere considerata spettacolo, cultura o tradizione, al pari di qualsiasi altra forma di ‘intrattenimento’ basata sullo sfruttamento e la sofferenza degli animali”, dichiara LAV, che in agosto aveva diffuso le immagini di un’investigazione (https://www.lav.it/news/investigazione-corrida) esclusiva sulla Corrida, in collaborazione con le associazioni Animal Guardians, AVATMA e LTNEC (La Tortura No Es Cultura), denunciando i finanziamenti pubblici europei ricevuti da questo tipo di attività e chiedendone lo stop.

“Il risultato raggiunto oggi, con la conferma che la candidatura avanzata dall’Associazione internazionale per la corrida non sarà sottoposta al vaglio del Comitato intergovernativo dell’UNESCO e che, di conseguenza, la Corrida non entrerà a far parte dei patrimoni UNESCO, rappresenta un ulteriore, importante segnale, dopo che a fine ottobre, nell’ambito del processo di revisione della PAC, la maggioranza dei parlamentari europei si era espressa contro i finanziamenti UE all’allevamento di tori per la Corrida, disponendo la progressiva riduzione dei sussidi al settore – sottolinea Roberto Bennati, Direttore Generale LAV, che conclude - si tratta di iniziali ma non trascurabili traguardi, nella corsa che, ci auguriamo, condurrà ad annullare ogni sostegno (di tipo economico, culturale, legislativo) a questa pratica crudele e obsoleta, che deve essere fermata definitivamente”.

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