L’IMPATTO DELLA PET THERAPY SULL’ANIMALE

Tra buone pratiche, controllo della qualità e ricerca
conseguenze fisiche e mentali e trasmissione di malattie dall’uomo al cane
una giornata di studi sulla relazione uomo-cane
Gli esperti internazionali in IAA al convegno del Centro Studi Antropozoa
8 novembre, ore 9-13 a Palazzo Medici Riccardi, Firenze

 

 

I benefici degli interventi assistiti con gli animali (la cosiddetta “pet therapy”) per pazienti pediatrici, disabili, con disturbi cognitivi e di socializzazione, sono ormai riconosciuti e oggetto di studi internazionali.
Ma come gli animali vivono il loro impegno al fianco degli umani?
Quali conseguenze fisiche e mentali ha su di loro la presenza in ambienti ospedalieri o di cura, nelle carceri o al fianco di essere umani con problematiche di vario tipo?
La pet therapy necessita di una riflessione approfondita e di dibattito bioetico non solo sull’impatto che l’animale ha sull’uomo, ma anche dell’uomo sull’animale. L’evento che trova il patrocinio della sezione toscana dell’Istituto italiano di Bioetica, vuole accendere i riflettori su tematiche fino ad oggi poco trattate.

Il convegno organizzato da Antropozoa (associazione con oltre 20 anni di esperienza negli IAA) per l’8 novembre mattina a Firenze a Palazzo Medici Riccardi, partirà proprio dall’osservazione del rischio emotivo e fisico del cane impiegato negli interventi assistiti e dal fenomeno delle “zoonosi inversa”, ossia la trasmissione di microrganismi dall’uomo all’animale.
“I benefici della pet therapy sull’umano sono ormai conclamati – spiega Francesca Mugnai, referente scientifico del Centro Ricerca di Antropozoa -. Ma raramente ci si ferma a pensare l’impatto che gli interventi assistiti hanno sul cane. Invece è fondamentale: niente può essere lasciato all’improvvisazione quando si parla di salute sia dell’uomo che dell’animale. Su questo stiamo concentrando le prime ricerche sostenute dal nuovo Centro Studi di Antropozoa, convogliando i massimi esperti internazionali di interventi assistiti su temi bioetici e pratici come la cura e la salute dell’animale nella pet therapy”.
Al convegno saranno presenti esperti di fama internazionale (Europa e America) in IAA che porteranno una visione complessiva su questi temi ancora troppo poco conosciuti e riflettuti e li affronteranno oltre le raccomandazioni delle linee guida in materia, oggi a disposizione.
Durante la mattina di studio, sarà presentato ufficialmente il Centro di Ricerca Antropozoa, nato come divisione operativa dell’Associazione Antropozoa, frutto di un percorso culturale e metodologico di oltre 20 anni di lavoro sul campo a livello istituzionale, di salute e di validazione clinica.
Inoltre sarà presentato l’osservatorio che il Centro di Ricerca Antropozoa sta creando insieme all’Istituto Zooprofilattico sperimentale del Lazio e della Toscana sull’impatto delle zoonosi inverse, correlate all’attività di IAA
Verrà annunciato anche il bando di una borsa di studio-ricerca promosso dal Centro Antropozoa di Ricerca e Programmi in IAA insieme all’Università degli Studi di Firenze – Dipartimento di Lettere e Filosofia nel corso di laurea in filosofia, sulla bioetica dell’animale impegnato e
collaborante nelle terapie.

Tra i relatori della giornata di studio ci saranno:
il prof. Dennis C. Turner, biologo svizzeroamericano, scienziato comportamentale e giudicato uno dei massimi esperti di IAA al mondo;
la prof.ssa Marie-Jose Enders-Slegers, docente di antro zoologia all’Open University di Heerlen in Olanda e presidente IAHAIO, organismo di riferimento internazionale sugli IAA (International Association of Human Animal Interaction Organisations);
la dott.ssa Karin Hediger, psicoterapeuta svizzera dell’Istituto di psicologia dell’Università di Basilea, specializzata nella ricerca sulla relazione uomo-animale;
la prof.ssa Andrea M. Beetz, psicoterapeuta e docente presso l’Istituto per la Promozione dello Sviluppo e la Riabilitazione attraverso interventi di
Educazione speciale dell’Università di Rostock, Germania, fondatrice del gruppo di ricerca UomoAnimale al dipartimento di educazione dell’Università di Erlangen;
la dott.ssa Serena Adamelli, veterinaria comportamentalista, cofondatrice del Centro di Scienze comportamentali del cane, dell’Università degli Studi di Padova;
il dott. Salvatore de Masi, medico epidemiologo, esperto in metodologia della ricerca scientifica e responsabile dell’Ufficio Ricerca dell’AOU Meyer;
il dott. Dario Deni, medico veterinario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Lazio e della Toscana;
il dott. Klaus Peter Biermann, infermiere epidemiologo, esperto nei protocolli IAA di igiene e sicurezza delle strutture sanitarie dell’AOU Meyer di Frenze; Alexis Gerakis, educatore socio-pedagogico e istruttore cinofilo, referente cinofilo di Antropozoa e formatore e supervisore delle coppie canecoadiutore;
la dott.ssa Francesca Mugnai, formazione universitaria in filosofia e psicologia dell’età evolutiva referente scientifico del Centro Ricerca di Antropozoa e responsabile IAA-AOU Meyer.

Sarà presente inoltre un esperto del pensiero di Leonardo, Andrea Bernardoni, ricercatore del Museo Galileo di Firenze che parlerà del rapporto tra Leonardo e gli animali in un’ottica di biomorfismo

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