“MIFUR IS TOXIC”

  L’OIPA ORGANIZZA UN PRESIDIO SCENOGRAFICO
NEL CENTRO DI MILANO
PER PROTESTARE CONTRO LA FIERA
INTERNAZIONALE DELLA PELLICCERIA
 
Sabato 25 febbraio, ore 15.30
Piazza Duomo, Milano

Dal 24 al 27 febbraio a Milano torna il Mifur, la fiera internazionale della pelle e delle pellicce, e in contemporanea, sabato 25, l’OIPA organizzerà un presidio nel cuore della città per protestare contro l’industria delle pellicce, che causa la tortura e la morte di milioni di animali ogni anno. Ma non solo: il dito sarà infatti puntato anche contro la tossicità delle pellicce, spesso conservate grazie all’utilizzo di sostanze cancerogene come la formaldeide. Anche indossare piccoli inserti in pelliccia può quindi essere rischioso per la salute, oltre che inaccettabile dal punto di vista etico e morale.


I volti dei volontari schierati saranno coperti da
maschere anti-gas per simboleggiare la tossicità dei capi in pelliccia e, intorno a loro, volontari con la maschera da volpe faranno da cornice alla protesta. La cittadinanza sarà coinvolta tramite la distribuzione di una scheda informativa sui danni del mercato delle pellicce.
La società odierna ha già dimostrato di muoversi nella direzione opposta rispetto al procrastinare un commercio basato su un prodotto inutile e portatore di sofferenza. Secondo i dati rilasciati da Kopenhagen fur dal 2013 si attesta un costante calo della produzione di pelli di visone: da 87 milioni di visioni uccisi a 54 milioni nel 2015. Questo calo include sia i Paesi dell’Est Europa, dove inizialmente si erano rivolti i produttori attivi in Paesi in cui gli allevamenti erano stati vietati, sia per la Cina, dove negli ultimi due anni l’allevamento di visoni nel paese è calato dell’80%. L’Italia si allinea alle tendenze mondiali. Secondo il “Rapporto Italia 2016” di Eurispes, infatti l’86,3% degli italiani vieterebbe la produzione di pellicce. Il settore registra un calo costante dell’8% l’anno, molti storici allevamenti hanno cessato l’attività e nuovi progetti di apertura sono stati osteggiati da associazioni e comitati cittadini.
 “Indossare una pelliccia è in assoluto la maniera più futile di sprecare la vita sacra di una animale” sottolinea Kris Reichert, conduttrice, modella e dj di Radio Montecarlo, testimonial dell’evento, che ha già prestato la sua immagine alla lotta contro l’industria della pellicce, attraverso la web serie “Save the Animals”, ma anche sfilando con capi cruelty free di noti marchi di moda che hanno scelto tendenza ed eleganza senza rinunciare all’etica.

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