Anche a Natale dobbiamo prestare alcune attenzioni alla cura dei nostri animali. La prima cosa, soprattutto se avete gatti in casa, è quella di non lasciare a disposizione piante potenzialmente tossiche come la stella di natale, il vischio e l’agrifoglio.
Si sa, a molti animali piace mordicchiare le foglie delle piante da salotto, e queste in particolare possono causare nausea, vomito e problemi gastrointestinali oppure irritare bocca e gola.
Le foglie non sono le uniche cose che il vostro animale potrebbe ingerire, e se pensate che scartare regali non rappresenti un pericolo per il vostro pet, vi sbagliate di grosso! Attenzione quindi a tutti i nastri e nastrini luccicanti e fruscianti perché potrebbero incuriosire a tal punto il vostro cane o gatto da invogliarlo a giocarci. Se, per sbaglio, il nastro dovesse essere ingerito potrebbe causare la tanto temuta occlusione intestinale che può portare alla morte dell’animale.
A Natale grandi pranzi e cene potrebbero attirare l’attenzione del vostro animale che, con occhi languidi e supplicanti, vi pregherà di far cadere dal tavolo un pezzetto del vostro pasto. Ci sono però alcuni alimenti che non dovrebbero mai essere dati al cane e fra quelli più tipicamente natalizi, troviamo: cioccolato, uva e uvetta tipicamente contenuta nel panettone, ossa cotte (quelle del brodo o del bollito per intenderci) e cipolla. Merita una menzione particolare l’aglio, tanto temuto in quanto facente parte della stessa famiglia della cipolla.
A differenza di quest’ultima, l’aglio può essere dato al cane in piccole quantità (la dose tossica è di 5 grammi per chilo di peso dell’animale) e può apportare diversi benefici alla salute in generale.
Personalmente amo molto condividere un assaggio del mio pasto con i miei carlini, Giotto, Lulù e Lisa e a Natale nessuno negherà loro un assaggio di anolini, tipici della nostra tradizione piacentina.
E voi, quali cibi natalizi condividerete con i vostri amici a quattro zampe? Scrivetecelo nei commenti!
Ciao a tutti e Buone Feste da Simona Trecordi
