INVESTIGAZIONE INTERNAZIONALE LAV SULLA CORRIDA IN SPAGNA AL TEMPO DEL COVID-19

Se non sono bastate le ferite, i maltrattamenti e le uccisioni dei tori a mettere fuorilegge la corrida, una recente video-investigazione internazionale svolta dall’Unità Investigativa LAV, ai tempi del Covid-19 riapre il dibattito sull’attualità della sicurezza sanitaria e sui finanziamenti pubblici europei a questo spettacolo sanguinario:“uno show da vietare per oscenità e violenze verso i tori, altro che tradizione da difendere e da finanziare con fondi pubblici!”, spiega la LAV.

Tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre scorso, l’Unità Investigativa LAV ha avuto modo di documentare tre spettacoli – Algemesi, Siviglia e Madrid – proprio nella parte finale dell’ultima stagione finora svolta nel 2019. Gli investigatori hanno documentato testimonianze che:

  • ammettono di ricevere fondi dalla Comunità Europea con altri “espedienti” e dalle comunità locali (ricezione di fondi UE per le mucche, per attività non collegate all’allevamento di tori per le corride)
  • In più occasioni il matador colpisce il toro con l’estoque in maniera non corretta, causando agli animali gravi e lente emorragie, visibili soprattutto dalla bocca. Un’atroce sofferenza a causa del lento soffocamento.
  • In diversi momenti in cui l’animale deve subire il “colpo di grazia”, la puntilla (pugnale) viene usata più volte, mostrando un’agonia lentissima per i tori coinvolti.
  • Gli investigatori hanno filmato tori trasportati fuori dall’arena verso la struttura di macellazione interna. In diversi casi è stato filmato il sangue dei tori lasciato sul piazzale, a contatto con il pubblico che entra ed esce dall’arena (a stretto contatto con passanti e in alcuni casi anche con dei bambini).
  • È stato documentato come la carne di toro ucciso nelle arene sia venduta in alcune macellerie e ristoranti locali. In alcuni casi quella stessa carne viene trasportata fuori senza alcun criterio igienico-sanitario e di fronte a minorenni.
  • Gli spettacoli filmati: due riguardano le principali arene spagnole (Siviglia e Madrid), mostrano animali uccisi violentemente, seviziati e giustiziati dopo una lunga agonia. Altri si feriscono gravemente per lo stress, appena entrati nell’arena. In diversi casi l’intrattenimento mette a serio rischio la vita dei presenti all’interno dell’arena. Algemesi è un’ulteriore “plaza” molto importante e particolare, i tori vengono condotti con percosse prima dello spettacolo, per le strade del paese (pratica dell’encierro). Vengono mandati a morte giovanissimi (non oltre 3 anni di età), per questo motivo coloro che li uccidono sono chiamati “novilleros”, ovvero aspiranti toreri.

“La corrida è uno spettacolo insostenibile, da anni contestato perché contrario all’etica e alla tutela degli animali, diseducativo eppure offerto in spettacolo anche ai minori benché l’84% dei giovani spagnoli disapprovi questo show – afferma Roberto Bennati, Direttore Generale LAV – Oggi più che mai, nell’emergenza Covid-19, ignorare i rischi sanitari di arene dove si semina il sangue di questi animali, macellati sul posto in strutture attigue e con dubbi standard di sicurezza sanitaria è un atto irresponsabile.”

 

FINANZIAMENTI PUBBLICI E PAC

La corrida beneficia di finanziamenti pubblici europei nonostante la volontà contraria del Parlamento UE: a fine ottobre 2015, infatti, il Parlamento Europeo (con 438 sì, 199 no e 50 astensioni) ha approvato un emendamento al bilancio 2016 che prevede “che non si debbano utilizzare fondi della PAC (politica agricola comune, ndr) né di qualsiasi altra linea di finanziamento europeo per sostenere economicamente attività taurine che implichino la morte del toro.

Il settore della Corrida riceve fondi di sostegno da:

– Governo nazionale;
– Governi regionali;
– Consigli provinciali (Diputaciones);
– Comuni, i cui municipi coprono i costi delle festività.

Le sovvenzioni della PAC costituiscono il 31,6% delle entrate per gli allevamenti di animali destinati alla Corrida[1], senza questi difficilmente riuscirebbero ad andare avanti. Questi fondi sono gestiti e distribuiti dalle comunità autonome.

“In questo momento cruciale di revisione della PAC, è necessario introdurre una misura che preveda l’interruzione dello stanziamento di fondi ad allevamenti che destinano i loro tori per la Corrida – chiede la LAV.

·         571 milioni di euro: fondi per la Corrida disposti dalle varie parti delle autorità spagnole

·         circa 130 milioni: i finanziamenti concessi dall’Unione Europea alla corrida, essenzialmente attraverso le PAC

questi dati sono frutto di un approfondito rapporto redatto nel 2013 da alcuni membri del Parlamento Europeo e intitolato “Toros & Taxes – finanziamenti in Spagna e nell’Unione Europea per le Corride e gli allevamenti di tori” (4). Le stesse fonti autorevoli che hanno redatto il rapporto riferiscono che si tratterebbe di cifre approssimative in difetto, soprattutto dopo aver riscontrato delle gravi mancanze di trasparenza nella gestione dei fondi.

Inoltre, nel 2010 il ministero dell’Ambiente ha sostenuto gli habitat dove devono essere allevati i tori da Corrida con circa 600.000 euro, mentre nel 2011 il ministero dell’agricoltura ha stanziato 209.979 euro alla UCTL (Unión de Criadores de Toros de Lidia) e 230.000 euro per i restanti allevatori di tori da corrida appositamente selezionati.

Non esiste una tracciatura dei fondi dati a singoli allevatori. Le fonti sono essenzialmente dati indicativi forniti dall’Unione Europea e dagli allevatori stessi.

Sussidi UE

240 € per ettaro

Totale ettari

540.000

TOTALE

129.600.000 €

 

 

CORRIDA IN CRISI: SPETTACOLI -63,4% MA +ADDETTI

Il primo giugno 2020 il Ministero della Cultura ha pubblicato nuovi dati statistici sulla Corrida che ne confermano la fase oramai continua di crisi. Gli spettacoli nelle arene nel 2019 sono diminuiti del 63,4% rispetto al 2007[2]. Nonostante questo dato, ciò che emerge dal rapporto è che dal 2007 gli allevamenti di tori destinati alla Corrida sono aumentati da 1327 a 1339. Questa è un’ulteriore testimonianza di come viene investito il 31,6% di entrate dai fondi PAC, assieme agli ulteriori fondi ricevuti a livello nazionale. In aggiunta a questo un altro dato è in contro tendenza: nel 2019 risultano registrati come professionisti nel settore della Corrida 9.993 persone, rispetto a 7.907 del 2017. Come è possibile che un settore in calo e in difficoltà aumenti in maniera tale la presenza di professionisti nel settore, di cui 991 che hanno oltre 65 anni?

84% DEI GIOVANI SPAGNOLI DISAPPROVA LA CORRIDA (Ipsos Mori, 2015)

La presa di distanza dalla corrida si è consolidata nel tempo: già nel 2008 un sondaggio riferiva che oltre il 67% degli intervistati non mostrava alcun interesse verso questo spettacolo, a fronte del grande sostegno di un esiguo 9% e di un 21% di intervistati con un interesse moderato. Nel 2015 un sondaggio Ipsos Mori rilevava che oltre l’84%dei giovani spagnoli disapprova la corrida.

“Come può l’Unione Europea finanziare questo orrore? E’ ora di dire basta: sollecitiamo la Commissione e il Parlamento UE a sospendere immediatamente l’erogazione di questi fondi pubblici destinati all’agricoltura e non alla tortura – prosegue Bennati – la diffusione delle immagini e delle informazioni sulla situazione delle corride, la frode ai fondi pubblici PAC e sulla sofferenza degli animali documentati dall’Unità investigativa LAV è realizzata in collaborazione con Animal Guardians e AVATMA Associazione del Veterinari per l’abolizione della Tauromachia e del maltrattamento animale – che la LAV ringrazia per aver completato ed arrichito questo lavoro investigativo –– ci auguriamo che queste immagini possano dare un aiuto alle associazioni spagnole nel proseguire la loro battaglia di civiltà contro questo spettacolo fatto di sofferenza e incrudelimento nei confronti degli animali.”

 

Ufficio Stampa LAV 06 4461325  ufficiostampa@lav.it – 339 1742586 | stampa@lav.it – 329 0398535 | press@lav.it – 320 6770285 – www.lav.it

 

Radio Bau Consiglia

In Vacanza con Radio Bau e Sinaviga.it

La Collaborazione con SINAVIGA.IT nasce per progettare le proprie vacanze con il cane grazie ai nostri consigli.