AUSTRALIA, EMERGENZA INCENDI

E’ STRAGE DI ANIMALI E AMBIENTE. APPELLO LAV ALL’AMBASCIATORE AUSTRALIANO:
FERMARE CACCIA AI CANGURI E BLOCCARE OGNI ALTRA ATTIVITA’ VENATORIA.
IL VIDEO APPELLO DEI PROTAGONISTI DEL FILM-DENUNCIA “KANGAROO, A LOVE-HATE STORY” ALLE AZIENDE ITALIANE LOTTO E DAINESE:
“SMETTETE DI USARE PELLE DI CANGURO!”

“Fermate la caccia ai canguri in Australia, già devastata da incendi incessanti”: è l’appello rivolto dalla LAV all’Ambasciatore d’Australia in Italia Gregory Alan French, per cercare di contenere il già gravissimo impatto di mesi di incendi che stanno devastando l’ecosistema.

 

Proprio ieri i protagonisti del film-denuncia “Kangaroo, A Love-Hate Story” hanno diffuso un video appello (https://youtu.be/3eDTfYmn80c) rivolto anche alle aziende italiane, “L’impatto sulla popolazione di canguro è stato disastroso, eppure continuano a sparare e uccidere i canguri per le pelli. Chiediamo ad aziende come LOTTO e DAINESE di non usare più pelle di canguro. Dobbiamo fermare l’uso di pelle di canguro prima che sia troppo tardi. E abbiamo bisogno del vostro aiuto”. L’Italia, infatti, è il primo paese in Europa a importare pelli di canguro, prevalentemente utilizzate per la produzione di scarpe da calcio e tute motociclistiche da parte di note aziende italiane (come Dainese e Lotto), ma in parte usate anche in fascia alta del mercato per scarpe e accessori di lusso.

“Un primato di cui non c’è da andare certo fieri, tanto più nel contesto dell’emergenza climatica e degli incendi che da 4 mesi divorano l’Australia: ci appelliamo agli importatori italiani di pelli (ma anche carne) di canguro affinché rinuncino per sempre ad alimentare questo mercato di morte. Sarebbero oltre un miliardo, secondo le stime, gli animali morti tra le fiamme (koala, canguri, ecc), oltre 8 milioni di ettari sono andati in fumo, decine di vittime umane e migliaia di abitazioni distrutte: una vera catastrofe ambientale, una perdita di ecosistema di proporzioni incalcolabili – afferma la LAV – Attraverso le autorità diplomatiche chiediamo che l’Italia valuti la possibilità di mettere a disposizione figure specializzate che contribuiscano a gestire una emergenza  che rischia di cancellare molte specie animali dalla faccia della Terra, con danni incalcolabili sull’habitat e per la popolazione”.

 

Nei mesi e anni che seguiranno alla fine degli incendi tutti gli animali selvatici avranno concrete e gravi difficoltà di sopravvivenza. Ma nonostante l’evidente devastazione di un intero continente, ad oggi le Autorità australiane non solo non hanno ancora bloccato alcuna forma di attività venatoria (già la sola caccia commerciale ai canguri comporta l’uccisione di oltre 2 milioni di animali l’anno), ma addirittura hanno autorizzato un piano di eradicazione della popolazione di cammelli che nei prossimi giorni comporterà l’uccisione di almeno 10mila animali colpevoli di essere disperatamente alla ricerca di fonti di acqua, risorsa diventata oggi troppo preziosa in Australia per destinarla agli animali selvatici. I cittadini, l’ambiente e gli animali australiani sono tutti vittime di una politica al massacro priva di una minima strategia coerente, etica, scientifica e sostenibile. – prosegue la LAV – Chiediamo di conoscere quali ulteriori azioni di breve, medio e lungo periodo le Autorità australiane ritengono opportuno attuare per contrastare incendi e riscaldamento globale, preservando l’ecosistema e ogni forma di vita. Stentiamo a credere che le responsabilità di un tale scempio possano essere limitate a degli incendiari dolosi, mentre tutto il mondo grida, da anni, all’emergenza climatica e chiede nuove strategie e politiche, davvero efficaci e non cruente”.

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