3600 € di Multa ai Veneti che disturberanno i Cacciatori!!!

Zanoni (PD): “Il duo Zaia-Berlato la smetta di prendere in giro i veneti: hanno creato una nuova casta e se disturbi i cacciatori ora rischi 3600 euro

“Oggi il governatore del Veneto Luca Zaia ha promulgato la legge regionale n.1/2017 ‘Norme regionali in materia di disturbo all’esercizio dell’attività venatoria e piscatoria’ (pubblicata sul B.U.R. odierno, il nr.8) che entrerà in vigore tra 15 giorni e prevede sanzioni da 600 a 3600 euro per chi turba, disturba o molesta i cacciatori. Proprio un bel regalo per gli auguri di buon anno fatto da Zaia a tutti i veneti.
A nulla sono valsi gli appelli di diverse associazioni locali e nazionali, ambientaliste, animaliste e di tutela dei consumatori, nonché di migliaia di cittadini che avevano chiesto a gran voce a Zaia di non promulgare questa legge indecente che in Veneto crea una nuova casta di intoccabili: quella dei cacciatori.
E adesso il consigliere Berlato, promotore dell’ennesimo provvedimento a favore della lobby più estremista del mondo venatorio, dopo averla fatta fuori dal vaso facendo arrabbiare la stragrande maggioranza dei veneti, dimostrando di avere la coda di paglia, tenta di correre ai ripari, a tempo scaduto, con una nuova proposta che prevedrebbe pesanti sanzioni anche per i cacciatori che sparano vicino valle case in violazione della fascia di sicurezza dei 100 metri”.
Torna all’attacco il consigliere del Partito Democratico Andrea Zanoni, dopo la proposta dell’esponente di Fratelli d’Italia-An sulla parificazione delle multe.

“È una tattica dilatoria, un’ulteriore furbata perché potrebbe essere utilizzata nella possibile fase di interlocuzione col governo, prima di una possibile impugnazione davanti alla Corte Costituzionale della multa di 3600 euro per chi turba la caccia. Ciò perché è evidente la sproporzionalità della sanzione e disparità di trattamento dei cittadini: attualmente un cacciatore che abusa dell’arma a meno di 100 metri dalle case paga una sanzione da 206 euro contro i 3600 massimi della norma in questione. Comunque, come premessa, va detto che presso l’ufficio atti della segreteria generale ad oggi non c’è traccia del progetto. In ogni caso – insiste Zanoni – trovo bizzarra la posizione di Berlato che in aula di fronte alla lettura di una mia interrogazione che riportava un lungo elenco di angherie e abusi di caccia tra le case, liquidava il tutto come favole, salvo ora prevedere proprio per questi casi sanzioni pesanti. Lo vedo in un preoccupante stato confusionale, forse le troppe leggi sulla caccia lo hanno mandato ko. Credo si tratti dello specchietto per allodole per calmare gli animi degli arrabbiatissimi cittadini dei veneti. Berlato sembra il bambino che dopo la marachella troppo grossa corre dalla mamma promettendo che farà il buono; ma mamma Zaia crederà alle promesse di uno come Berlato che oggi ne fa una e il giorno dopo fa l’esatto contrario e riuscirà finalmente a tenerlo a bada?”.

“Nonostante le promesse, la credibilità di questa maggioranza scende a zero, dato che in aula lo scorso 10 gennaio aveva avuto l’occasione di votare tra i miei 60 emendamenti quelli utili proprio ad evitare certi abusi di caccia e incidenti ai danni dei cittadini come le sanzioni da 300 a 900 euro per chi non rispetta un limite di sicurezza di almeno 100 metri da piste ciclabili, agricoltori al lavoro, cittadini nel proprio orto, ciclisti, escursionisti, cittadini a cavallo, cercatori di funghi, allevamenti, elettrodotti, canili, ecc. tutti emendamenti bocciati dalla maggioranza Zaia. Dopo questa legge – aggiunge il consigliere Zanoni – credo che il governatore vedrà crollare il suo indice di gradimento che lo vedeva primo in Italia tra i presidenti di Regione col 60% per raggiungere la coda della classifica, poiché ha dimostrato che guarda più gli interessi di una minoranza di una minoranza, quella dei cacciatori in deroga che sostengono Berlato, visto che anche la Federcaccia si è dimostrata contraria a questo provvedimento, a spese della stragrande maggioranza dei veneti”.

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