La giornata è partita prima dell’alba, alle 6.30, con gli ultimi turni di allenamento; poi è stato un crescendo di fervore finché tutto ha trovato la sua giusta sistemazione.
Alle 10.30 c’è stata la conferenza stampa per i giornalisti italiani e stranieri in cui il Presidente dell’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana, Dino Muto, ha dato ufficialmente il benvenuto a tutti i giornalisti riuniti nella Sala Vip dell’Unipol Arena.
Hanno partecipato alla conferenza anche Gianluca Di Giannantonio, consigliere Enci incaricato di seguire l’agility, Roberto Lorenzetti, Pro Pillar head di Royal Canin -main sponsor dell’evento e partner ormai consolidato del nostro Ente- e Sandra Deidda, giudice internazionale che ha spiegato quale sia l’onore di ospitare una manifestazione simile, e ancor più l’incarico di giudicarla, con il collega italiano Fulvio Frixone e lo svizzero Sascha Grunder.
L’agility è il volto più popolare della cinofilia, è uno sport che coinvolge il grande pubblico, ragazzi e adulti sono attratti da questa disciplina che permette di creare un grande affiatamento con il proprio cane, è responsabilità di tutti promuoverla nel migliore dei modi.
Intanto nell’Arena venivano smontati i tre campi per gli allenamenti di small, medium e large e iniziavano le prove generali per la cerimonia di apertura.
Alle 13.30 spaccate il tenore Emanuel Giannecchini, sulle note di Caruso dava inizio allacerimonia di apertura che è proseguita con la presentazione delle squadre, affidata all’istrionico Stefano Marelli, il miglior presentatore che la cinofilia possa desiderare. Molto emozionante l’ingresso in campo da parte di ciascun team… pian piano l’arena si è trasformata in una babele della cinofilia, sulle note della canzone di Lorenzo Jovanotti, scelta non a caso tra quelle che avrebbero composto la colonna sonora di questo evento:
“questo è l’ombelico del mondo è qui che nasce l’energia!”.
Energia che si è trasformata in grande tensione e concentrazione quando sono partiteufficialmente le gare: la giornata di oggi era dedicata al Team jumping large, ovvero la gara jumping a squadre della categoria large.
L’Italia ha partecipato con quattro border collie: Pinkstar “Edy” di Fabio Zannoni che ha fatto il nostro miglior tempo (34 secondi e 913 secondi), Encore di Gianluca Schingaro, Beck’s Hill Horror “Brie” di Denis Beoni e Albireo di Ruggiero Rociola.
Non si dice che siamoandati male… perché dipende sempre dai punti di vista, diciamo che possiamo migliorare.
Grande onore alla Svizzera che ha vinto grazie alla sinergia del gruppo in cui ognuno ha fatto bene (tutti tra i 33 secondi e 38 centesimi e i 34,82), alla Slovenia seconda classificata e alla Gran Bretagna, terza classificata. Tre squadre sul podio con soli border collies!
Ma il cane più veloce della giornata è stato un Australian Kelpi, condotto da Julie Celmar per il Lussemburgo: Belatar’s Firebird “Beat” che ha fatto l’intero percorso in 31 secondi e 31 centesimi.
Quindi 20 km/h circa su un percorso a ostacoli… volete provarci voi a farli?? (dott.ssa Erica Recchia)
Info at: press@agility-awc2015.it