CASA DO MENOR L’ALTRA FACCIA DEL BRASILE
Un documentario sulla casa famiglia fondata da Padre RENATO CHIERA per la difesa e il recupero di ragazzi e ragazze minorenni vittime di abusi, criminalità e sfruttamento un film scritto e diretto da: Davide Scalenghe prodotto da: ONG Casa do Menor e Luca Argentero per Inside Productions
Viene presentato in Anteprima Internazionale GIOVEDI 14 NOVEMBRE a Milano h. 18.00 presso CINEMA SPAZIO ANTEO per poi essere trasmesso: MERCOLEDI 20 NOVEMBRE ALLE 23.00 IN PRIMA TV ESCLUSIVA su REAL TIME Gli occhi del mondo sono puntati sul Brasile. La visita di Papa Francesco è stata una sorta di banco di prova in vista dei grandi eventi sportivi (Mondiali di calcio e Olimpiadi) che coinvolgeranno il paese dal 2014 in avanti. In uno scenario in cui confliggono società civile – ne sono un esempio le manifestazioni e le dimostrazioni di quest’estate di chi lotta perché più fondi vengano destinati a migliorare le condizioni di vita dei poveri – e una politica interna corrotta e sottomessa ai grandi investimenti internazionali, il Brasile detiene ancora oggi il triste primato di essere il più grande mercato al mondo per prostituzione e criminalità minorile. Una frontiera in cui l’80% degli oltre 50mila omicidi annui riguarda ragazzi tra i 14 ei 24 anni. E in cui le grandi mete turistiche e i centri del potere di San Paolo, Rio, Fortaleza, nascondono una realtà che parla di favelas dove la gente non ha più sogni e la vita non vale nulla.
“Casa do Menor – L’altra faccia del Brasile”, il documentario di Davide Scalenghe che racconta con grazia e intensità l’attività della ONG italiana fondata e diretta da Padre Renato Chiera.
Attiva da 34 anni in Brasile, Casa Do Menor è diventata un punto di riferimento per il recupero dalle strade e dalle “cracolandie” brasiliane, dei ragazzi di strada (meninos da rua). L’obiettivo è quello di toglierli da realtà disagiate fatte di abusi (spesso da parte di membri della famiglia), dipendenze e sfruttamento, ospitandoli nella propria rete di case-famiglia. Da qui, lavorando a stretto contatto con le istituzioni locali, si parte per un percorso di riscatto e reinserimento sociale in cui grazie all’accoglienza, alla scolarizzazione, all’insegnamento di professionalità, a programmi di reintegrazione, a ciascuno di questi minori viene data una seconda occasione di vita.
In un viaggio tra Rio de Janeiro – partendo dalla cracolandia più grande della città – e Fortaleza – destinazione principale per europei in cerca di sesso con minori – Scalenghe racconta nel suo reportage quali sono i nuovi flussi e i nuovi mercati della prostituzione minorile, traffico di stupefacenti e sfruttamento. Ma soprattutto, grazie alle testimonianze di Padre Renato, degli altri operatori dell’associazione Casa do Menor, e dei giovani protagonisti di storie di disagio e abuso, quali possono essere le occasioni di riscatto per un paese nel pieno del proprio boom economico ma che corre il rischio di esplodere come una colossale bomba a orologeria.
PADRE RENATO E LA CASA DO MENOR
Nato a Villanova Mondovì nel 1942 in una famiglia di contadini, Renato Chiera viene ordinato sacerdote nel 1967. Dopo la laurea in filosofia alla Cattolica di Milano, lascia i libri e l’insegnamento quando riceve dal Vescovo l’incarico di andare in Brasile dove la diocesi di Mondovì lavora in un’area povera e molto violenta alla periferia di Rio de Janeiro. A Nova Iguaçu Padre Renato entra in contatto con la dura realtà locale e sceglie di dedicarsi al recupero dei meninos de rua. Qui fonda la ONG Casa do Menor (con una successiva sede direzionale anche in Italia, a Cuneo) dove offre una politica di accoglienza e di “coscienza critica” per assicurare ai bambini e ai ragazzi in difficoltà l’effettivo esercizio del proprio diritto alla vita, alla salute, all’educazione, allo sport, alla cultura, alla dignità, alla libertà. In una prospettiva in cui sono vitali i contributi di famiglia, comunità, forze sociali, culturali e politiche. Oggi la Casa Do Menor si occupa di circa 2000 bambini e adolescenti in Brasile, dalla periferia di Rio de Janeiro a Fortaleza, nelle aree più difficili, violente e abbandonate del paese. La sede italiana si dedica alla raccolta e alla gestione dei fondi destinati alle molteplici attività della casa madre brasiliana.
DAVIDE SCALENGHE
Nato nel 1979 a Heidelberg (Germania), Davide cresce a Torino e a 19 anni si trasferisce a Londra dove consegue la laurea in Media & Cultural Studies al London College of Communication.
Dopo le prime esperienze presso CNN International, Davide lavora per MTV International, sia a New York che a Londra. In seguito, si specializza nella produzione televisiva e firma alcuni progetti per gli US, l’Uk e l’Italia (la serie Queer Eye for the Straight Guy nel 2004, il reality show Snaparazzi per AXN nel 2005).
Nei primi mesi del 2007 Davide, che nel frattempo ha maturato un interesse per i diritti umani, entra a far parte della squadra di Al Gore e contribuisce alla start-up di Current TV nel Regno Unito e poi in Italia (maggio 2008). Nella sede italiana del canale d’informazione indipendente, Davide può specializzarsi sul reportage internazionale grazie alle sue inchieste per Vanguard, il programma di punta dell’emittente (tra i temi trattati: traffico di minori, omofobia, l’Islamofobia, la crisi economica Argentina, la situazione delle periferie italiane dominate dalla camorra).
Il 20 novembre 2013 esce in Italia, in esclusiva su Real Time, l’ultimo progetto: CASA DO MENOR – L’altra faccia del Brasile, documentario sulla prostituzione minorile in Brasile legata alla dipendenza dal crack, girato con l’appoggio della ong Casa do Menor.
Produttori Associati:
Federica Masin – FB22
Giovanni Doddi
Per sostenere l’attività di CASA DO MENOR è possibile effettuare una donazione tramite conto corrente postale o bonifico bancario. Tutte le informazioni sul sito e sulla pagina Facebook di Real Time o su www.casadomenor.org.