GIUSTIZIA PER KJ2

Non si fermano le azioni di LNDC contro la Provincia di Trento a seguito dell’animalicidio dell’orsa KJ2. Rosati: presentata richiesta di accesso agli atti e denuncia per uccisione di animale. Non ci fermeremo finché la povera KJ2 non avrà giustizia.

Come annunciato a seguito dell’uccisione di KJ2, la battaglia per darle giustizia e per tutelare gli altri orsi ancora presenti in Trentino-Alto Adige è solo all’inizio. Prima del tragico epilogo, LNDC aveva fatto ricorso al TAR contro l’ordinanza emessa dal Presidente Rossi per la cattura o la “rimozione” dell’orsa, la cui udienza è fissata per il 14 settembre. Visto però come sono andate a finire le cose, LNDC ha iniziato già a muoversi su altri fronti.

Considerando la manifesta incapacità della Provincia di Trento di gestire la convivenza tra orsi e umani, Piera Rosati, Presidente LNDC, ha scritto una lettera al Ministro Galletti e al Presidente del Consiglio dei Ministri Gentiloni chiedendo loro di non concedere alla Regione la piena autonomia di gestione del progetto Life Ursus.
Nelle scorse settimane, infatti, tale richiesta presentata dal Trentino-Alto Adige ha trovato il benestare della Commissione dei Dodici e ora la parola spetta al Governo.

“Dare ufficialmente carta bianca a chi pensa che l’unica soluzione sia sempre e solo uccidere sarebbe un gravissimo errore”, dichiara Rosati. “Il Governo e l’Europa, piuttosto, indaghino a fondo su come vengono spesi gli ingenti fondi percepiti dalla Regione per il progetto Life Ursus e gli altri progetti correlati. Il Presidente Rossi ha dichiarato di aver agito secondo scienza e coscienza, perché l’indice di pericolosità di KJ2 richiedeva questa soluzione. Staremo a vedere se è davvero così”.

LNDC infatti, per tramite dell’avvocato Rosaria Loprete, ha presentato nei giorni scorsi una richiesta di accesso agli atti chiedendo, tra le altre cose, la documentazione relativa alla valutazione della pericolosità di KJ2, il monitoraggio effettuato e i referti clinici del ferito.
Allo stesso tempo, il legale ha predisposto la denuncia per maltrattamenti e uccisione di animale non necessitata ai sensi degli articoli 544 e 727 del Codice Penale.

“Non ci fermeremo davanti a niente e nessuno”, conclude Rosati. “Andremo avanti con ogni azione possibile, agiremo anche in sede civile nonché a livello europeo, finché non verranno accertate tutte le responsabilità e chi deve pagare paghi”.

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