“M’AMA, MI MANGIA” L’OIPA LANCIA UNA GRANDE CAMPAGNA AFFISSIONI CONTRO LA STRAGE DI AGNELLI PER PASQUA

L’OIPA Italia Onlus ha lanciato una grande campagna di affissioni in tutte le fermate delle linee metropolitane di Milano e Roma per sensibilizzare contro la strage di agnelli che si compie ogni anno in prossimità della Pasqua. Con 100 spazi pubblicitari già attivi nel capoluogo lombardo e 187 nella capitale a partire dal 3 aprile, la campagna, che sarà visibile fino al 16 aprile, è la più ampia e intensiva degli ultimi anni a sostegno dei diritti animali e dell’alimentazione veg.
I manifesti si declinano in due soggetti che ritraggono un agnello contrapposto a un cucciolo di cane e a un cucciolo di gatto. Mentre accanto ai due cuccioli d’affezione compare la scritta “M’ama”, l’agnello è accostato alla scritta “Mi mangia”.
Obiettivo della campagna è infatti indurre a una riflessione sulle motivazioni che spingono ad amare e considerare compagni di vita alcuni animali, e a considerare solo cibo altri. Il claim “M’ama, Mi mangia” vuole richiamare un gesto fatto velocemente, senza riflettere, esattamente come il gioco che si fa sfogliando una margherita per “decidere” se l’amore è ricambiato. Ma quel gesto, quella carezza al proprio animale domestico o quella forchettata data al cibo nel piatto, non è un gioco, perché può determinare la vita o la morte di milioni di esseri viventi che non hanno altra colpa se non quella di essere posti sul gradino più basso della catena alimentare umana. Nati, allevati e uccisi in nome di una tavola imbandita.

Ogni anno in Italia sono circa 4 milioni gli agnelli uccisi, cuccioli di circa due mesi di vita, separati forzatamente dalle loro madri, maltrattati, marchiati e trasportati verso una fine crudele e violenta. Circa 800.000 muoiono esclusivamente nel periodo di Pasqua.

Ma perché il cane corre nei prati con il suo compagno umano, il gatto sonnecchia sul divano e risponde alle carezze con le fusa, mentre l’agnello piange perché è stato strappato dalla mamma e si trova appeso a testa in giù e sgozzato?

“La risposta, in realtà, arriva spontaneamente già nel momento in cui si ha il coraggio di porsi la domanda – spiega Massimo Comparotto, Presidente OIPA Italia Onlus La consapevolezza dell’incredibile errore insito nell’antropocentrismo nel quale veniamo cresciuti arriva inesorabile. Alla presa di coscienza deve seguire il coraggio di cambiare le abitudini di una vita intera. Abitudini che non valgono certo milioni di vite. Il cambiamento inizia da ognuno di noi. Non nutrirsi di altri animali non è “una moda”, una “forma di protesta” e non dovrebbe rendere chi lo fa “quello diverso”. Rispettare la vita è, e deve essere, la normalità”.

Per ulteriori informazioni:

Alessandra Ferrari
Ufficio stampa OIPA Italia
ufficiostampa@oipa.org
Tel. 320 4056710

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