A PRATO – PRESIDIO PER SALVARE LE 100 VOLPI CONDANNATE A MORTE

Questo messaggio è rivolto ai sessanta primi firmatari della PETIZIONE di Margherita Hack e della nostra redazione che aveva l’obiettivo di fermare il massacro di 100 volpi condannate a morte dalla Provincia di Prato, in Toscana
Riteniamo doveroso informarvi di come stanno andando le cose.
La scomparsa di Margherita Hack ci lascia più soli a combattere a favore di questi poveri e innocenti animali, ma proprio perché la Hack ha voluto fermare questa strage nel suo ultimo mese di vita, non intendiamo arrenderci.
Poiché l’Assessore intende andare avanti con le doppiette noi domani parteciperemo a un presidio davanti al Palazzo della Provincia, a Prato.
Oggi abbiamo inviato il comunicato che troverete qui in calce.

Vi chiediamo se possibile di far pesare i vostri prestigiosi nomi telefonando, scrivendo, mandando fax ai seguenti indirizzi
Assessore con delega alla Caccia: Antonio Napolitano Telefono: 0574 534741 Fax: 0574 534281 mail: anapolitano@provincia.prato.it
Presidente della Provincia di Prato: Lamberto Nazzareno Gestri Telefono: 0574 534501 Fax: 0574 534281 mail: lgestri@provincia.prato.it
Noi come redazione stiamo facendo da mesi il possibile con ogni mezzo (radio, giornali, comunicati, petizioni) ma nonostante i nostri tentativi non siamo al momento riusciti a fermare la strage.
Vi chiediamo di continuare a stare al nostro fianco in questa battaglia per la giustizia ecologica.
(Camilla Lattanzi)

SABATO 13 LUGLIO PRESIDIO PER SALVARE LE 100 VOLPI CONDANNATE A MORTE

Appuntamento alle ore 12 davanti al Palazzo della Provincia in via Ricasoli 25, a Prato

Salvare le 100 volpi che vivono in Provincia di Prato è stata l’ultima volontà di Margherita Hack, scomparsa il 29 giugno scorso. La nota scienziata amica di tutti i viventi, il 22 Maggio aveva sottoscritto come prima firmataria una Petizione per fermare quella strage. La petizione della Hack è stata sottoscritta da sessanta firmatari tra i quali spiccano prestigiosi nomi del mondo della cultura, della scienza e dello spettacolo.

Qui la petizione con le firme http://restiamoanimali.wordpress.com/2013/05/22/4114/

Ogni operazione di caccia è vile, ma questa strage lo è ancora di più in quanto deliberata in piena fase riproduttiva, durante il periodo estivo, in deroga al calendario venatorio che in questo periodo è chiuso proprio per consentire agli animali il diritto a riprodursi. I mandanti della strage sono le associazioni agricolo-venatorie e in particolare i gestori delle aree di ripopolamento e cattura (aree innaturalmente riempite di selvaggina d’allevamento e largamente finanziate con denaro pubblico) ma la faccia e la firma ce la metterà l’Assessore alla caccia della Provincia di Prato, Antonio Napolitano (PD).

A far recedere l’Assessorato non sono bastate 28500 FIRME raccolte attraverso la petizione on-line sulla piattaforma Change.org http://www.change.org/petitions/fermiamo-la-strage-di-100-volpi-nella-provincia-di-prato, non è bastata la morte della Hack, non sono bastate le proposte alternative http://restiamoanimali.wordpress.com/2013/06/17/proposte-per-salvare-le-cento-volpi-condannate-a-morte-a-prato/ che prevedevano il ricorso a metodi scientificamente rigorosi e cruelty-free avanzate da tante realtà ecologiste, ambientaliste e animaliste.

Tradendo la promessa fatta di istituire un tavolo tecnico di approfondimento sulle alternative cruelty-free l’assessore Antonio Napolitano (PD) va avanti a testa bassa e riconferma l’assurda carneficina.
Qui il podcast dell’intervista ad Antonio Napolitano subito dopo la Consulta sulla caccia di martedi 4 giugno http://www.controradiolive.info/podcastgen/?p=episode&name=2013-06-12_95_ra2_giov060613_mixdown1.mp3

Come apprendiamo dai giornali la guerra al vivente sta deflagrando scelleratamente nel nostro Paese: si spara a orsi, lupi, ungulati di ogni genere, volpi ma anche nutrie, cornacchie… non c’è spazio per la fauna selvatica alla quale la scellerata “politica delle doppiette” (avallata da soggetti quali PD, SEL, Legambiente, Coldiretti, tutti in prima fila all’ultimo congresso di Arci Caccia a Chianciano) anno dopo anno continua a far pagare gli errori e l’incuria umana, versando inutilmente il sangue di animali innocenti con l’unico vantaggio di garantire il divertimento dei cacciatori che durante il periodo estivo, di divieto venatorio, evidentemente si annoiano.
Restiamo Animali a fianco di CABS, CEDA, ITALIA NOSTRA, GAT, LAC, LIDA

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