Questo libro conferma l’antica teoria, secondo la quale “nella botte piccola, c’e’ il vino buono”!
Abituati a “tomi” di dimensioni bibliche troppe volte siamo reticenti nell’aprire un libro, che si presenta in modo umile. E’ sta’ qui’ l’errore, perche’ “Ori l’abbaiastorie” si presenta come si presenterebbe Ori in carne ed ossa, umile, magari con la testa bassa, ma con un gran cuore!!!
Essi’, questo libro ha un gran cuore, che esprime in tutte le storie raccontate da Virginia Cerrone, che mi emoziona tanto da lasciarmi andare ad un lapsus freudiano, significativo, e ne ridiamo insieme di gusto, perche’ arriva li’ al punto giusto dove entrambi ci stiamo raccontando agli ascoltatori.
“sono stata fortunata e onorata di aver incontrato tutti gli animali di cui racconto nel libro, e non c’e’ stato bisogno di “infarcire” le storie perche’ ognuna e’ gia’ di per se’ completa al naturale” ci racconta Virginia Cerrone ed allora azzardo e chiedo alla donna che sta a chilometri da me dall’altra parte del telefono “Pensi che saresti potuto essere in grado di esprimere i sentimenti di Ori, e scrivere un libro al posto suo?” adorabile la risposta di Virginia “Nooo, non credo reputo che gli animali abbiano una pulizia tale…” e la nostra conversazione procede fino al momento dei saluti.
Ed e’ qui’ che ci aspetta Luisella Berrino per leggere un bravo estratto da “Ori l’abbaiastorie” di Utelibri scritto da Virginia Cerrone, che prima di salutarci aggiunge ancora “onorata dell’omaggio della lettura di Luisella”
Ecco lo devo dire, questo libretto bianco, ha il pregio di avermi strappato un gran sorriso e farmi dire “grazie al mio lavoro, conosco persone speciali”
(Davide Cavalieri)