Testimonianze sui due Catanesi Assassinati nel parcheggio di IKEA


Ai microfoni di Radiobau, Linda Strazzeri presidente de “L’altra zampa” presente all’agonia dei due cani catanesi avvelenati nel parcheggio di IKEA, a lei si unisce Stella Cimino volontaria ed educatrice SIUA che ha seguito e segue tutt’ora i cani coinvolti in questa triste faccenda.
La prima cosa che va’ messa in risalto a mio parere e’ che i cani vivevano gia’ li prima che il punto di vendita Catanese venisse edificato, e non esiste nessun motivo al mondo per cui avrebbero dovuto essere stati spostati o rinchiusi in un canile in quanto i residenti della zona a 4 zampe sono regolarmente di proprieta’ dell’amministrazione pubblica che oltre ad averli regolarmente microchippati li assisteva in tutto per tutto.
Quindi questo e’ un assassinio di due cittadini della citta’ di Catania!!!!!! Premeditato, con orrenda esibizione davanti agli utenti del punto vendita e sotto gli occhi indifferenti dei dipendenti dello stesso!
“i cani vivevano li’ da diverso tempo, erano docili e affettuosi con tutti, erano davvero speciali ed avrebbero dovuto essere delle risorse per la nostra terra” dice Stella Cimino, a proposito degli affettuosi cani, avvelenati con delle polpette.
Gli interrogativi sono tanti ancora oggi a diversi giorni dal misfatto “Come mai nessuno si accorto dal circuito di videosorveglianza nessuno si accorto che sono stati messi i bocconi incrimati?” mi provoca Stella Cimino, facendo delle considerazioni molto concrete!!!
I filmati di videosorveglianza di IKEA sono stati forniti alle forze dell’ordine per i controlli del caso, e fino ad oggi non si sa’ nulla, ancora!!!!
Linda Strazzeri, si sente in dovere di specificare che nonostante i responsabili di IKEA abbiano segnalato di aver chiesto spesso l’intervento per togliere i cani dalla zona “Io personalmente come associazione ho tolto da quella zona facendoli adottare 13 cani, per cui che non si dica, che nessuno ha fatto nulla!”
Bene…anzi male!!! Ci sono state delle rimostranze di intolleranza da parte dei responsabili di IKEA, c’e’ stata una violazione della legge, c’e’ stato un duplice assassinio. Non solo quelli effettivi sui due malcapitati, ma un grossa coltellata sull’impegno dei volontari Catanesi, che si adoperano ogni giorno per tenere vivi gli animali randagi nella loro isola, e per far trasmettere l’amore ed il rispetto di essi.
Voglio in cuor mio, sperare che la perdita di queste due povere vite apra gli occhi a molti che continuano a voltare lo sguardo, perche’ se e’ reato “uccidere un cane” un motivo ci sara’….e non parliamo di coscienza, perche’ non finiamo piu’ di parlarne…(Davide Cavalieri)

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