ANCHE UN CANE ITALIANO SARÀ BIO-DETECTIVE E “FIUTERÀ” I TUMORI


Lunedì 27 febbraio scorso la Provincia di Milano ha promosso nella sua sede di Palazzo Isimbardi l’incontro “Il fiuto del cane al servizio della medicina”, che ha visto protagonista l’associazione Medical Detection Dogs.
L’associazione promuove una nuovissima metodica medico-scientifica che si è dimostrata molto valida per affiancare e diagnosi mediche e migliorare la vita dei pazienti: l’impiego di cani addestrati a rilevare con l’olfatto alcune malattie metaboliche fra cui i tumori.
L’incontro è stato sostenuto e organizzato da MyUrbanDog, realtà nata con lo scopo di raccontare lo stretto rapporto che ci lega agli animali che vivono negli spazi urbani, rivelandone soprattutto i risvolti sociali e culturali.

È stata la prima occasione per ascoltare di prima mano il racconto di questa impresa e di vedere all’opera Dasy e Lucy, due cani Labrador addestrati dagli esperti di Medical Detection Dogs. L’associazione inglese è stata fondata ed è diretta da Claire Guest, decana dei cinofili britannici ed esperta addestratrice di cani d’assistenza.
Con la sua supervisione e l’aiuto dell’addestratore Rob Harris, che disponeva i campioni biologici sotto alcune vaschette opache in modo che i cani non potessero distinguerli, Dasy e Lucy hanno riconosciuto al fiuto i campioni metabolici positivi, fermandosi davanti ad essi e passando invece oltre quando i campioni erano negativi. A prova ulteriore, i cani hanno ignorato una serie composta unicamente da campioni negativi, girandosi con aria perplessa e interrogativa verso Claire come a chiederle spiegazione di questo strano caso.

In questo modo lavorano i cani “bio-detective”: da anni rilevano, grazie allo straordinario olfatto proprio dei nostri amici a quattrozampe, le sostanze volatili (biomarker) che segnalano la presenza, anche precoce, di tumori.
I cani non lavorano direttamente con i pazienti ma sono un aiuto al medico che può così intervenire soprattutto nelle fasi precoci dei tumori: “sentono” meglio le malattie quando sono ancora in uno stadio iniziale.
Le ricerche scientifiche che certificano queste loro doti sono ormai numerose; la documentazione di casi affrontati con successo è corposa e condivisa in tutto il mondo. Dai primi studi sulla capacità dei cani di rilevare il melanoma, nel 2004, si è arrivati alle ricerche su altri tipi di tumore: alla prostata in Francia, alla vescica in Inghilterra, al colon-retto in Giappone, al seno e al polmone negli Usa.

Un’altra forma di aiuto fornito dai cani addestrati da MDD è quella Degli “Alert Dogs” capaci di rilevare le crisi legate a diverse patologie metaboliche come diabete, narcolessia e morbo di Addison.
Avvisando il proprietario-malato, aiutano ad evitare eccessive medicalizzazioni e spesso l’ospedalizzazione, e prevengono crisi potenzialmente mortali.

L’incontro ha esposto dunque gli intenti della neonata associazione italiana affiliata a MDD: sostenere la ricerca anche in Italia inserendo questo “presidio sanitario a quattro zampe” negli Istituti sanitari, per valutarne e utilizzarne le capacità, e nelle strutture pubbliche. Nel Regno Unito MDD realizza ricerche e sperimentazioni in partnership con aziende private, università ed enti del servizio sanitario nazionale britannico.
L’obiettivo di MDD Italia è trovare altrettanto interesse e impegno in Italia.

Il primo addestratore italiano, l’esperto cinofilo Marco Sincovich, è in Inghilterra ad effettuare la complessa formazione, che richiede mesi di pratica e grande capacità di interagire con il cane. Il primo cane italiano “bio-detective” sarà scelto in una rosa di sei cani che vengono testati: tre Labrador, un Border Collie, un Bracco tedesco e un Malinois.

All’incontro sono intervenuti Claudia Ciotti dell’Ufficio Diritti Animali della Provincia di Milano, Massimo Turci, consigliere provinciale e membro della Consulta Regionale per il Benessere degli Animali, e i responsabili di MMD Italia: il presidente, il medico Diego Pintarelli, Aldo La Spina, rieducatore cinofilo esperto di cani d’assistenza, presidente del Centro Cinofilo Europeo, Enzo Vezzoli, allevatore e addestratore cinofilo, il medico veterinario Tiziana Gori.
Fra il pubblico, oltre alla Presidente della Federazione dei Medici Veterinari di Milano Carla Bernasconi, veterinari, educatori cinofili, giornalisti specializzati e ricercatori di Istituti sanitari che hanno dimostrato un grandissimo interesse e hanno manifestato l’intenzione di collaborare ad approfondire l’argomento per dare un seguito concreto alla serata.

Info e contatti:
MDDI – Medical Detection Dogs Italia Onlus
www.medicaldetectiondogsitalia.it
tel. 333 3481417 (Stefano Fusi – Comunicazione Centro Cinofilo Europeo
)

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